Terra di nessuno è il primo volume della serie Bren Gattonero pubblicato dalla piccola casa editrice indipendente Crazy Camper, fondata dall’infaticabile Tommaso De Stefenis, e da tanti disegnatori emergenti e affermati nella scena del fumetto italiano e internazionale che vivacizzano le pagine degli albi pubblicati.

Un’opera che propone un fantasy avventuroso e fracassone, uno Sword & Sorcery (Spada e stregoneria) che vede come protagonista Bren, il più temuto e famigerato cacciatore di streghe della Terra di Nessuno, una fittizia penisola divisa in cinque feudi con riferimenti medioevali, ma anche un “bravaccio straccione e male in arnese”, famoso per i suoi sbalzi di umore, il suo amore per la birra e la sua abilità nel battersi in battaglia contro le creature demoniache che infestano il suo mondo. Lo accompagna nelle sue avventure Adso, uno dei più promettenti esorcisti dei Cinque Feudi, che condivide con lui un rapporto controverso di "amore e odio".  

Il volume è composto da una serie di episodi autoconclusivi, che sviluppano sia una trama verticale (quella dedicata all’episodio in quanto tale) sia  una trama orizzontale (quella che porta avanti una continuity della storia e l’evoluzione psicologica dei personaggi).   

Nel primo episodio intitolato A volte (di Destefanis ai testi e Michel Manni ai disegni) il lettore fa la conoscenza di Bren e Adso alle prese con un villaggio, Ponterotto, infestato dagli spettri che rapiscono gli abitanti del villaggio, nel cuore della notte “strappandoli dai propri letti”.  La voce narrante di Adso, ha il compito di introdurre il lettore al mondo fantastico in cui si muove Bren e condividere con lui, informazioni riflessioni e preoccupazioni (un po’ come succedeva con il suo omonimo in Il Nome della rosa, di Umberto Eco). I due riusciranno a esorcizzare il villaggio dagli spettri, scoprendo che l’apparenza spesso inganna, e che i cittadini di Ponterotto custodiscono ben più di un segreto.  Da questa esperienza si unirà al gruppo, Magritta, una ragazzina di quindici anni con un innato potenziale magico e destinata a compiere (come la storia lascia intendere) gesta molto importanti.  

Nel secondo episodio (Di porcelli, funerali, vecchi amici e ombre) testi di Destefanis e disegni di Antonino Zingone, conosciamo Draxus il Grigio, maestro di Bren. Qui il Gattonero ha tempo di ricordare il passato con il suo mentore e di combattere con lui, ancora una volta, contro un’orda di demoni. Dopo Magritta, del primo espisodio, si unirà al gruppo, anche Gelsomina, una scrofa bianca con la capacità di stanare demoni e influenze infernali, dono di Il Grigio a Bren.  

In Oshira, terzo episodio firmato da Destefanis ai testi e Davide Castelluccio ai disegni, rivive l’inquietante fiaba giapponese Il dio Oshira, dove Bren e soci si trovano in visita al villaggio di Roccamara sulla quale aleggia una terribile maledizione e tutti gli abitanti sono stati trasformati in orrendi uomini bestia. Tra amore e vendetta, l’epilogo sarà dei più amari.

La morte avrà gli occhi di un gatto (testi De Stefanis, disegni Simona Di Gianfelice) racconta la storia della bella Siri, del suo apprendistato come strega presso nella Torre di smeraldo sotto la guida di Theofondus, della leggenda di Ben Jee, la maga suprema, destinata a portare ordine nel caos, della guerra che ha ucciso ed esiliato le ultime streghe delle Terre di Nessuno, e del libero arbitrio degli uomini.  

Chiude il volume Epilogo (testi De Stefanis, disegni di Francesca Ciregia) dove Magritta, la figlia di una strega, cresciuta da spiriti elementari, dialoga con la madre morta facendoci intuire la sua natura ambigua e dandoci un’anticipazione di quello che verrà.  

Un primo albo molto ben congeniato dal suo autore, con tanto di mappe, note cronologiche e cenni storici, per descrivere il mondo fantastico in cui si muovono Bren e soci e che rimanda alle opere di Tolkien, di Robert E. Howard (il creatore del celebre Conan), ma anche di Berserk di Kentaro Miura e in cui la componente soprannaturale e gli elementi orrorifici hanno molto peso all’interno della storia. Ai disegni val la pena citare  la linea chiara ed elegante di Michel Manni, la capacità recitativa e il segno deciso di Simona Di Gianfelice, l’affascinante bianco e nero di Francesca Ciregia. 

Consigliato a chi vuole conoscere la genesi del folle ammazza streghe e per gli amanti delle storie fantasy contaminate con iniezioni potenti di horror.