Speravate, dopo aver visto House of the dead e Alone in the dark di esservi liberati del regista tedesco? Sbagliavate. Uwe Boll continuerà a infestare gli schermi cinematografici con i suoi esperimenti di ibridazione fra cinema e games. Dopo Bloodrayne (http://www.horrormagazine.it/ notizie/1210), che vedrà la luce il 6 gennaio, sarà la volta di Postal, discusso videogame della Running with Scissors che l'Office of Film and Literature Classification della Nuova Zelanda (OFLC) ha bollato così: "Il gioco Postal 2 è progettato e realizzato per permettere al giocatore di scoprire quanta violenza o umiliazioni può infliggere agli esseri umani" (in Nuova Zelanda chi possiede il violentissimo videogioco rischia una supermulta di 2.000 dollari neozelandesi).

Le riprese del film sono previste per il 2006, mentre l’anno successivo il film dovrebbe debuttare nelle sale, in tempo per il decimo anniversario della nascita del gioco.

A questo punto il dilemma di ogni appassionato di horror è: perché concedere altre possibilità a Uwe Boll nonostante i film precedenti siano stati giudicati quasi unanimemente dei disastri inguardabili? Non bastasse, i risultati al botteghino dicono che Alone in the Dark è andato sotto di oltre tredici milioni di dollari (costo venti milioni, incasso sei e mezzo); House of the dead un pochino meglio (costo 12 milioni e incasso di 13,8, ma l’extra costo di 10 milioni per spese di marketing riporta i conti in rosso). Un vero mistero.