Herbert West, giovane studente di medicina, è ossessionato dalla scoperta di un misterioso siero che rianima le funzioni cerebrali e i tessuti organici dei morti. La “geniale” invenzione provoca però incontrollabili effetti collaterali, che scatenano spasmi e istinti omicidi nei cadaveri-cavia utilizzati. West non demorde, e, pur di perfezionarsi, continua i suoi folli esperimenti anche nella nuova sede univerisitaria in cui si è trasferito: la Miskatonic University in Massachusetts.

Re-animator rappresenta una piccola ma significativa fetta del cinema horror USA anni ‘80, un autentico cult movie che vanta schiere di affezionati fans in tutto il mondo. Tratto dal racconto a puntate Herbert West, rianimatore, terminato dal maestro Howard Phillips Lovecraft nel 1922, il film è un’immersione in una realtà di necrofilia e orrore miscelati a una dose massiccia di humor (nero), una commistione che deflagra in esilaranti effetti splatter e situazioni grottesche: storiche le sequenze del cadavere che deambula con la propria testa dentro un vassoio!

La forte componente ironica non intacca comunque il senso tragico e inquietante della missione di West: un’allucinante ricerca della scintilla che dona la vita, riconducibile ai soli stimoli chimici e meccanici, privi di ogni riferimento ai concetti di anima e religione.

Jeffrey Combs è l’attore che dona le fattezze a Herbert West, il genio del macabro, personaggio che interpreterà altre due volte: nel notevole Bride of Re-animator e nel recente Beyond Re-animator (ancora inedito in Italia).

Ambientato quasi interamente in cantine e obitori, Re-animator segna l’incontro di Stuart Gordon, alla sua prima e forse più famosa regia, con il produttore Brian Yuzna (futuro apprezzato regista dei due sequels del rianimatore pazzo e di piccoli classici come Society), una felice collaborazione che produce in seguito altre pellicole ispirate al sognatore di Providence come From Beyond e Dagon.

Da segnalare il riuscito tema musicale, sinistro e beffardo, composto da Richard Band, che dona un ulteriore tocco di classe al film.

Una vera perla nera.

Valutazione tecnica

La sorpresa di vedere finalmente l’uscita del dvd italiano viene disattesa dalla Digital Studio, che edita una versione clamorosamente tagliata: poco importa che le sequenze mancanti vengano recuperate negli extra, il film è mutilato.

L’immagine, nel formato letterboxed 1.85:1, è discreta, mentre risulta migliore l’audio che offre le opzioni italiano 5.1, italiano 2.0., inglese 2.0. I sottotitoli sono in italiano.

Extra

Deludenti e poveri i contenuti speciali di questa edizione. Infatti sono presenti solo le scarne filmografie del regista Stuart Gordon e dell’attore Jeffrey Combs, due fotografie di locandine pubblicitarie e le tre sequenze tagliate dalla versione cinematografica, incentrate sulle nudità della ragazza stesa sul tavolo dell’obitorio molestata da una testa mozzata(!).