Le cronache di Benny Imura è un'avventura composta da quattro romanzi, attuamente in corso di nuova pubblicazione, dopo l'edizione Delos Books, da Multiplayer edizioni, la cui conclusione sarà disponibile il prossimo anno con la pubblicazone del libro Fire e Ash. Come hai creato la tetralogia (che originariamente doveva essere  formata da solo due volumi)? Quando hai iniziato a scrivere avevi già in mente un finale? Da quali premesse sei partito?

Rot & Ruin inizialemente era un romanzo breve destinato a un'antologia zombie per lettori adulti. L'editore di quell'antologia, Christopher Golden, chiese ai partecipanti del volume di cimentarsi in qualcosa per loro nuovo.  Fino a quel momento non avevo scritto una storia post-apocalittica né avevo scritto nulla con un adolescente come protagonista. Mentre scrivevo questa storia, che è stata pubblicata con il titolo di Family Businnes, mi sono reso conto che c'era molto di più da raccontare e che avrei voluto molto farlo.

La mia agente, Sara Crowe, mi chiese se poteva proporre la storia a vari editori come anticipo di apertura di un mio romanzo e mentre lo faceva io ho ampliato il mondo narrativo, rimpolpandolo di più personaggi e situazioni. Questa è stata la parte più facile perché la creazione della storia e del suo mondo è venuta molto facile e completa per me. Sara ha venduto il libro molto rapidamente e l'editore David Gale di Simon & Shuster mi chiese quanto lunga poteva essere la saga. Avrei potuto ripsondere che avrei scritto un solo volume, ma mi suonava male, così ho risposo che avrei potuto scrivere tre o quattro volumi per raccontare la storia che volevo raccontare. Per me Le cronache di Benny Imura  rappresentano l'evoluzione del quindicenne Benny che passa da ragazzo amareggiato e ingenuo, che non capisce il mondo, a un ragazzo che ha aperto gli occhi, la testa e il cuore. Quando ero a metà della scrittura del secondo libro mi è risultato molto chiaro che l'intera opera sarebbe stata composta da quattro libri e che Fire & Ash avrebbe rappresentato il capitolo finale.

Le cronache di Benny Imura è anche una saga che può essere considerata una storia di formazione (il romanzo è stato definito young adult). Tu hai dichiarato: "grazie ai libri e allo studio delle arti marziali ho acquisito molti utili valori". Cosa ci puoi dire in merito e quanto un libro deve trasmettere dei messaggi ai suoi lettori?

Un mucchio di storie di formazione sono realmente su come applichiamo le cose che impariamo e come cresciamo in base alle esperienze che facciamo. L'ho sperimentato in prima persona.  Sono nato in una brutta famiglia, con un criminale violento come padre e ho vissuto in una zona di Filadelfia conosciuta per il suo razzismo intenso. Se non avessi letto libri e fumetti forse non avrei imparato che esitono altri punti di vista, altre opinioni sul mondo e sulle persone. Le storie che leggevo erano spesso su persone che non avevano potere che scoprono di averlo oppure che hano del potenziale. Ho letto storie di personaggi che accetavano delle sfide anche se erano spaventati e in circostanze in cui non era affatto chiare se sarebbero sopravvisuti.  Se i libri mi hanno dato ottimismo, studiare arti marziali fin da giovane mi ha dato la capacità di concentrazione mentale e coraggio fisico. Sono stato in grado di uscire da quel mondo violento e negativo della mia infanzia e riuscire a fare una vita migliore per me e per la mia famiglia.

Quando scrivo libri, sia per adulti che per ragazzi, io non cerco di insegnare o predicare. Racconto quello che succede a certi tipi di personaggi e di come l'esperienza offra opportunità di crescita e cambiamento. Spesso mi concentro su un argomento di importanza sociale, etico, morale o politico e introduco uno o più di questi temi nella vita dei miei personaggi. L' utilizzo della narrativa per discutere di argomenti importanti è spesso più facile che cercare di coinvolgere le persone in queste discussioni.

Le cronache di Benny Imura possono essere considerate anche una metafora della società moderna: il risultato del danno per l'ecologia del pianeta, la corsa agli armamenti, l'intolleranza razziale e religiosa, ma contiene anche un messagio di speranza per il futuro e le nuove generazione chiamate a sostenere il peso degli sbagli di quelle precedenti. Cosa ci puoi dire in proposito?

C'è un sacco di speranza cucita nel tessuto delle storie di Rot & Ruin.  La mia generazione è stata quella della fine della era Hippie  e abbiamo pensato che potevamo aggiustare il pianeta con la fine dell'intolleranza, la fine della corruzione politica, lo stop al razzismo e al sessismo, e la prevenzione dell'inquinamento del pianeta.  Abbiamo ottenuto qualche risultato in questo, ma se si guarda intorno, nel complesso, abbiamo fallito. Non completamente, ma significativamente. Tuttavia la nuova generazione è molto intelligente e ha delle competenze che la mia generazione non ha. Capisce la scienza e la politica meglio, lavora meglio in multitask, ed è molto più realistica. Se il mondo può essere salvato da quello che gli abbiamo fatto, loro sono quelli che possono fare questo salvataggio.

Potete vedere questa situazione riflessa nelle diverse storie apocalittiche e post – apocalittiche e distopiche che sono scritte per adulti e ragazzi.  La fantascienza adulta di questo genere tende a essere molto pessimista e le cose spesso finiscono male per i personaggi. Il mondo finisce, la speranza è persa e anche se ci sono dei sopravvissuti non ci sono abbastanza di loro per ricostruire il mondo o il patrimonio genetico. Nello stesso genere di narrativa scritta per i ragazzi, il mondo degli adulti è finito e i ragazzi lottano contro la catastrofe. Sconfiggono i mostri, affronatno le sfide e infine sconfiggono il nemico.  Quelle storie spesso finiscono con i bambini che hanno il controllo del mondo e si deduce che loro saranno i protagonisti del cambiamento. Questa è una delle metafore di fondo nelle storie di Rot & Ruin.

Nelle Cronache di Benny Imura hai creato personaggi memorabili. Benny è un adolescente che è cresciuto in una città recintata, con il fratello Tom, conosciuto come cacciatore di zombie e con i suoi amici. Dove hai preso l'ispirazione per il rapporto che lega i vari personaggi?

Quasi tutti i personaggi dei miei libri si basano in tutto o in parte a persone che conosco o che ho conosciuto. Tom Imura è un'amalgama di diversi istruttori di arti marziali che ho conosciuto quando ero studente.  Gentili, uomini forti e morali che sono serviti come modelli genuini per me. Benny è basato su di me, per la maggior parte. Quando facciamo la sua conoscenza nel libro, lui è arrabbiato e scontroso e ha una visione del mondo distorta.  In un primo momento lui non è simpatico, ma a un certo punto esce fuori dal suo guscio e comincia a vedere il mondo come realmente è. Da quel momento in poi prende controllo della propria vita. La mia esperienza come uomo è stata simile.  Sono cresciuto in un quartiere molto povero e violento e in una famiglia dove abusi e violenze erano comuni. Mio padre era un criminale feroce e per anni le mie influenze principali sono stati il razzismo, la rabbia, la cattiveria e l'odio. Poi ho iniziato a studiare arti marziali e attaraverso quello mi sono esposto a persone di altre razze, religioni e idelogie politiche e così via. Questo mi ha fatto uscire fuori dal mio mondo, dai miei schemi. Ero traumatizzato, come la formazione di Benny è traumatica, ma era estremamente importante per me diventare una persona migliore.

Gli altri pesonaggi del libro si basano su bambini che conoscevo a scuola o altri che ho conosciuto lungo il cammino. E alcuni dei personaggi sono persone reali che io attualmente conosco. Immagino che alcuni dei miei amici sopravviverebbero volentieri a un apocalisse zombie. Così personaggi come Keith Strunk, Solomon Jones, Rob Sacchetto  sono tutti miei attuali amici.

Cosa puoi dirci di Bits & Pieces, antologia che contiene inediti racconti ambientati nel mondo di Benny Imura?

Bits & Pieces è una raccolta di storie ambientate nel mondo di Rot & Ruin. Alcune delle storie sono state precedentemente pubblicate negli Stati Uniti, ma la maggior parte sono nuove di zecca. Esse non continuano la storia raccontata in FIRE & ASH, ma invece raccontano delle storie parallele all'interno della serie.

Una storia racconta di come Tom riesce a fuggire dalla sua città natale la prima notte. Un altra mostra come Tom incontra per la prima volta Joe Ledger. Ci sono nuovi personaggi introdotti nel libro. Mi sono divertito un sacco ad esplorare la storia e l'universo di Rot & Ruin. Una cosa che alcuni dei miei lettori più giovani potrebbero non sapere è che ci sono due serie di romanzi per i miei lettori adulti che sono 'prequel' a Rot & Ruin . La serie principali sono i thriller di Joe Ledger, di cui sette sono attualmente in stampa negli Stati Uniti (e altrove), un ottavo farà il suo debutto nel mese di aprile e sono in procinto di scrivere il nono. Questa serie è inoltre in fase di sviluppo per la TV americana. Questi libri sono ambientati  circa 30 anni prima di Rot & Ruin, quando il capitano Ledger è un uomo molto più giovane. L'altra serie è un Duology (due collane editoriali) ambientata quattordici anni prima Rot & Ruin. Sono pubblicate negli Stati Uniti come Dead of Night (La notte degli Zombi, Delos Books, disponibile su Delos Store) e Fall of Night, e raccontano la storia completa della apocalisse zombie, a partire dal primo morso. Raccontano anche la spiegazione scientifica del virus zombie. Il secondo libro, Fall of Night, presenta il fratello maggiore di Tom Imura, Sam, in un ruolo di supporto, e Tom fa anche un cameo, come lo fa Charlie Occhio di vetro.

Vedremo mai un film o un adattamento  televisivo della saga di Benny Imura?

I romanzi di Rot & Ruin sono stati opzionati per il cinema dai produttori americani Heath Cullens e Paul Grellong e dall'attore Louis Ozawa Changchien. Attualmente sono in fase di scrittura della sceneggiatura e ci vorrà  probabilmente ancora un paio di anni prima che il film sia girato.

Quest'anno sarai ospite d'onore a Lucca Comics & Games, il più grande evento italiano dedicato all' entertainment. Come ti stai preparando per l'occasione? Com'è il tuo rapporto con i lettori italiani e cosa ne pensi del nostro Paese?

Sono molto emozionato per la mia prima visita in Italia e sulla mia partecipazione a Lucca Comics & Games. Vorrei dire che sono bravo a parlare italiano, ma in realtà io sono terribile con le lingue. Tutto ciò che cerco di dire in italiano suona come senza senso. Sono contento che mi affiancheranno un interprete; altrimenti avrei dovuto parlare con la folla con il linguaggio dei segni! Ho sempre avuto una forte affinità per l'Italia anche se i miei antenati provenivano dal Regno Unito.  È uno dei paesi che mi ha sempre attratto e che mi ha affascinato. L'arte e la storia, l'architettura e il popolo mi hanno sempre invogliato a visitarla, e ora lo farò. Ho letto molto sull'Italia e sulla storia di Lucca. Dopo l'evento, io e mia moglie trascorreranno un paio di ulteriori settimane a Firenze e altrove. È troppo bello come paese  per tornare subito a casa. È un evento molto nel mio genere di cose perché si concentra su fumetti, giochi e cultura pop. Oltre a scrivere romanzi, ho anche scritto fumetti per anni (Wolverine, Capitan America, The Punisher, The Avengers, ecc); Ho un gioco da tavolo in uscita il prossimo dicembre, che si basa sulla mia opera V-Guerre composta da romanzi e fumetti; e io sono un noto Geek di cultura pop. Mi aspetto di essere tra amici, anche se con una barriera linguistica. E, sono stato un habitué dei grandi convention in America, come San Diego Comic Con, Drago Con, Phoenix Comic Con, e New York Comic Con.

Vedremo altri tuoi titoli tradotti in Italiano?

Non so ancora quale dei miei libri saranno tradotti in italiano, ma mi auguro che lo sarnno tutti. Scrivo da tre a cinque libri ogni anno, il che significa che ci sono un sacco di storie che vorrei condividere con i miei amici italiani.

Maberry versione Zombie
Maberry versione Zombie
Attualmente, su cosa stai lavorando? Puoi darci un'anteprima dei vostri piani futuri?

Sono nel bel mezzo di uno dei più attivi anni della mia carriera e sto giocando con decine di progetti, grandi e piccoli. Ho scritto tre romanzi finora quest'anno e finirò il quarto mentre sono in Italia. Ho scritto l'ottavo romanzo di Joe Ledger, Kill Switch, che debutterà nel mese di aprile, e sono in tour per il settimo, Predator One. Ho pubblicato il mio primo libro per bambini (per 9-12 anni) quest'anno, The Orphan Army, e ho scritto il sequel, Vault Of Shadows. Ho pubblicato un romanzo d'esordio Steampunk di recente, Ghostwalkers, che si basa sul popolare gioco di ruolo, Deadlands. Ho curato un'antologia di tutti i nuovi racconti di X-Files che è stato pubblicata e ha subito venduto la sua prima edizione; e il terzo volume di V-WARS, una serie di vampiri debutterà il prossimo mese. Ho pubblicato due graphic novels uscite quest'anno, Rot & Ruin: Warrior Smart e V-Wars: All Of Us Monsters; e a dicembre uscirò con una versione di gioco da tavolo di V-WARS. Attualmente sto curando diverse altre antologie, pensando ai miei prossimi cinque romanzi, e la scrittura di una serie di racconti brevi. E ho diversi progetti in fase di sviluppo per il cinema o la TV, tra cui Rot & Ruin, Extinction Machine e V-Wars. E recentemente ho venduto tre mie raccolte di narrativa breve per essere pubblicate in formato cartaceo e audio.

Jonathan Maberry nasce nel 1958 in Pennsylvania (USA). Inizia la pratica delle arti marziali all’età di sei anni diventando sia Maestro che autore di alcuni testi sull’argomento. In seguito inizia a incentrare la sua produzione letteraria su argomenti che hanno a che fare con l’occulto e il paranormale passando anche attraverso il folkloreNel 2006 pubblica il suo primo romanzo, Ghost Road Blues (che vince il Bram Stoker Award e viene considerato uno dei migliori 25 romanzi horror del nuovo millennio) e che assieme a Dead Man’s Song (2007) e Bad Moon Rising (2008) compongono la trilogia di Pine Deep. Nel 2009 pubblica il primo volume della serie di Joe Ledger, un thriller bio-terroristico in cui il protagonista si trova a investigare tra zombie e altre minacce, e nel 2010 con quella di Benny Imura adolescente cacciatore di zombie.Nel 2011 arricchisce la sua produzione letteraria dedicata al filone dell’apocalisse zombie con la serie Dead of Night. Nel 2014 nasce Dylan Quinn, protagonista di una serie di mistery-thriller dedicati al pubblico dei teenager.Vince numerosi premi letterari e a tutt’oggi è considerato uno dei migliori scrittori del genere horror; i suoi libri vengono venduti in numerosi paesi e una buona parte di essi viene tradotta anche in italiano. È anche autore nel mondo dei fumetti scrivendo, tra l’altro, sceneggiature per Wolverine (Marvel) e Pantera Nera (Marvel)Nel 2010 pubblica il romanzo tratto dal film Wolfman interpretato da Benicio del Toro, Anthony Hopkins, Emily Blunt e Hugo Weaving.