Difficile assegnare un voto, in sede di recensione. Personalmente quelle stellette che vedete a lato sono la cosa che odio più di ogni altra, il cercare di ridurre a qualche pallino quasi trecento pagine di racconti mi sembra una violenza letteraria fatta e finita. Ma dopo lunghe ore di convincenti spiegazioni da parte del pazientissimo direttore di HorrorMagazine mi sono abituato a sparare stellette a destra e manca.

Ma nel caso di una antologia mi tornano i vecchi blocchi psicologici e sono sempre incerto sul voto finale quando si possono leggere ottimi racconti accanto a prove meno convincenti. Aggiungete a questo il fatto che non tutte le storie presenti sono ascrivibili al territorio dell'horror e potrete forse capire il motivo dietro a quelle tre stellette (che rappresentano comunque un giudizio buono, intendiamoci!).

Fantasmi è una raccolta che testimonia un rinnovato interesse da parte di editori e scrittori nei confronti del fantastico a tinte orrorifiche e weird: durante gli ultimi mesi abbiamo colto diversi segnali che lasciano ben sperare per il futuro del nostro genere preferito e questa raccolta è uno di quei segnali.

Non aprite il volume in cerca di lenzuola, vecchi castelli e clangóre di catene (ho utilizzato davvero il termine clangóre?), Massimo Citi vi avvisa fin dalle prime righe dell'introduzione che i fantasmi presenti in quelle pagine non appartengono a quella casta.

Aspettatevi piuttosto, all'interno di un insieme di racconti ben scritti ed editati con cura (dato raro in Italia), alcuni sguardi "obliqui" sull'archètipo.

Si passa da un olio distillato dai cadaveri e capace di curare ogni male (nel racconto di Danilo Arona che mischia esotismo e retrò) a un nuovo tipo di traghettatore di anime ne Qualcuno due piani più in basso di Luca Battisti.

Saltiamo dall'incubo crono-entropico dei Fuoriusciti di Massimo Citi a un Alessandro Defilippi che affronta con coraggio una tipica figura "disturbante" quale quella dei Bambini (e il racconto ci induce abilmente a riflettere sul "quando" nasce un fantasma).

Impossibile citare tutti gli autori (e non ce ne vogliano gli esclusi), ma ci sembra giusto ricordare in questa sede anche il tentativo di Eckhard Hülshoff che rievoca lovecraftiani sali magici in stile Re-animator, un Davide Mana che in 32° Fahrenheit si dimostra abilissimo nella gestione di dialoghi (come d'altronde Andrea Rossi in Permette? Manlio la Zecca) e infine, una spanna sopra tutti gli altri per freschezza e incisività i Quindici piccoli assassinii di Michele Luzzatto.

Quali, infine, i possibili margini di miglioramento di un simile progetto? Personalmente ho avvertito una certa fatica di lettura in alcuni dei racconti più lunghi, non tanto a causa del numero di cartelle quanto per via di una eccessiva ridondanza tematica che conduce (paradossalmente) a indugi ed esitazioni: porre un limite di pagine come ulteriore criterio selettivo porterebbe gli scrittori a tagli in fase di "montaggio" che gioverebbero alla resa finale del racconto.

Resta la sensazione di aver incontrato un gruppo di autori che potranno regalarci in futuro nuove soddisfazioni nel campo della narrativa fantastica. Ricordiamo ai lettori di visitare il sito per ulteriori informazioni sulle modalità di partecipazione alle selezioni del materiale.

Il volume può essere richiesto direttamente presso il sito della C.S. o presso CS - Coop. Studi s.c.r.l. - Via Ormea 69 10125 Torino - tel. 011 650 31 58 -

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