Continuiamo la rassegna dei film presentati allo Science Plus Fiction 2013 di genere horror che ci sono piaciuti di più. Avevamo introdotto Byzantium dicendo che è un film con vampiri, piuttosto che un film di vampiri. Simile distinzione può essere fatta anche per The Returned, film con zombie diretto da Manuel Carballo. È il terzo lungometraggio del regista spagnolo, dopo il thriller religioso El ùltimo justo (2007) e il film di possessione demoniaca Exorcismus (2010).

Il tipico scenario zombie presente nei film e telefilm odierni è quello di un mondo devastato dalle orde dei non-morti. In The Returned, la minaccia zombie c'è stata, ma è stata sventata grazie alla scoperta di una cura. Il mondo si è rapidamente ripreso e la vita è tornata quella di tutti i giorni. L'unico strascico sono i Ritornati, persone che, contagiate dal virus, devono prendere ogni giorno la loro dose di medicinale distribuito dallo stato, altrimenti ritornano a essere zombie affamati di carne.

Protagonista del film è la coppia formata da Kate e Alex (interpretati da Emily Hampshire e Kris Holden-Ried). Kate è una dottoressa che si occupa del reparto Ritornati, considerandoli delle persone ammalate e bisognose di cure; è anche impegnata nella raccolta di fondi per la produzione di una cura definitiva. Non tutti condividono il suo punto di vista sui Ritornati. Per molti sono delle bombe a orologeria pronte a far esplodere un'altra epidemia. Il suo compagno Alex è un musicista e insegnante di chitarra. È un Ritornato. Per lui Kate trafuga le fiale di medicina dall'ospedale in modo da avere una riserva in caso di emergenza. Emergenza che non tarda ad arrivare.

Gli eventi infatti precipitano presto. L'ostilità verso i Ritornati aumenta, fino ad attacchi armati contro il reparto dove lavora Kate ed esecuzioni sommarie degli ammalati. Il governo sospende la distribuzione delle scorte di farmaco e inizia a raccogliere i Ritornati in campi di concentramento. Alex e Kate si danno alla fuga assieme a una coppia di amici. Le scorte di medicinale diminuiscono rapidamente e Kate deve iniziare a lottare per avere i farmaci illegalmente ed evitare che Alex diventi uno zombie.

The Returned è uno zombie-movie anomalo. L'orrore tipico del genere zombie è presente solo in poche scene. Il film è piuttosto un thriller ambientato in un mondo dove ci sono anche gli zombie, e mette bene in luce come il vero pericolo non provenga dai mostri, ma dalle altre persone.

I Ritornati del film riescono a essere una metafora di tutti i perseguitati. Dissidenti politici e religiosi, minoranze, omosessuali, malati di AIDS, tossicodipendenti: gli echi di tali discriminazioni sono tutti presenti nel film. Lo spettatore percepisce la clandestinità e la precarietà alla quale sono spinti loro malgrado i Ritornati, vittime della politica e dei pregiudizi della società.

Oltre a raccontare le paranoie della società moderna, il film entra nel dettaglio dell'evoluzione del personaggio di Kate, e la sua caduta verso il basso. Il personaggio parte come salvatrice di persone ammalate ma raggiunge presto i suoi confini morali, abbracciando comportamenti sempre più criminali, arrivando all'omicidio (involontario) per salvare la persona che ama. Viene costretta dagli eventi o mette solo in luce la propria vera natura? Il film non dà una risposta ma rimanda l'interrogativo allo spettatore: quali limiti morali siamo capaci di superare per aiutare le persone che amiamo?

Concludendo, The Returned è un film con un punto di vista originale sugli zombie, in quanto fa buon uso dei non-morti come metafora di qualcosa di negativo presente nella nostra società. Tolto però l'elemento zombie resta un thriller psicologico buono ma privo di fuochi d'artificio.