La dimensione della fiaba e della leggenda, affascina da sempre grandi e piccini, e i suoi tentativi di portarla sul grande schermo, nella storia del cinema, sono numerosi. Sorvolando su tutta una produzione di cartoni animati Disney, citiamo esempi recenti come Cappuccetto Rosso di sangue (2011) e I Fratelli Grimm e l’incantevole strega (2005).

Biancaneve e il cacciatore è l’ennesimo esempio di come il fascino oscuro delle fiabe sia sempre corteggiato dal grande schermo. È la volta di una delle fiabe più conosciute dei fratelli Grimm, Biancaneve e i sette nani, qui rivista con atmosfere e tematiche dark.

Un’epoca di buio e di terrore è calato sul regno di Re Magnus, dopo che la bellissima sposa Ravenna (Charlize Theron) ha conquistato il suo cuore (che ancora piangeva la dipartita della precedente moglie) e l’ha trafitto con un pugnale, la prima notte di matrimonio, prendendo il suo posto al trono. La regina è ossessionata dalla bellezza, che succhia come un vampiro, grazie alle sue arti di magia nera, dalle belle cortigiane che le vengono offerte in sacrificio dal suo fratello albino. L’unica in grado di contrastarla, di essere più bella della regina del male, è Biancaneve (Kristen Stewart), figlia del re dipartito, che grazie all’aiuto di Eric (Chris Hemsworth), il cacciatore che era stato inviato a ucciderla, il principe (Sam Caflin) e una banda di nani ribelli ingaggerà un’epica lotta contro la strega e le forze del male.

Diretto da Rupert Sanders e prodotto da Joe Roth (Alice in Wonderland) e Sam Mercer (Il Sesto Senso), pur riuscendo a portare sullo schermo un’ambientazione coerente, una fotografia affascinante e alcune divagazioni interessanti sulla trama principale della storia, il film non centra pienamente il bersaglio, perdendosi in divagazioni (la parte centrale che sembra un omaggio disneyano con gli animaletti nel bosco) e derive fantasy che poco hanno a vedere con l'economia della storia (creature mitologiche come elfi, troll e cervi bianchi).

Efficace la caratterizzazione della strega cattiva da parte di Charlize Theron, che per gran parte del film risulta essere la protagonista della pellicola, divertente e guascona quella di Hemsworth, in cui lo spettatore riconoscerà il protagonista di Thor (pellicola di Kenneth Branagh e tratto dai fumetti della Marvel) e quella degli scalcinati e divertenti nani, sufficiente, invece, quella di Kristen Stewart, il cui ruolo relegato a ingenua fanciulla e più "bella del reame", non riesce a incantare come dovrebbe.

Notevole il dispiego di effetti visivi, che se in alcuni casi risulta gradevole e affascinante (alcuni trasformazioni della strega e suggestioni dei protagonisti quando attraversano la terribile Foresta Nera), spesso risulta pretestuoso e posticcio (gli effetti insistiti di morphing, non sempre riuscitissimi).

In definitiva Biancaneve e il cacciatore risulta essere una pellicola abbastanza gradevole, che si perde un po’ per strada, recuperando sul finale, ma che non aggiunge nulla di nuovo all’affascinante fiaba dei fratelli Grimm.