Lake Victoria, Arizona. Ogni anno la popolazione di questa tranquilla località passa da 5mila a 50mila abitanti durante le “vacanze di primavera”: una settimana di sole, mare e baldoria per gli studenti americani. Ma quest’anno i vecchi abitanti del luogo non dovranno fare i conti solo con le sbronze e gli schiamazzi dei vacanzieri: a Lake Victoria sta per scatenarsi il terrore. Quando una scossa tellurica libera dai fondali del lago banchi di pesci preistorici carnivori, una improbabile comitiva di turisti deve unire le forze per non finire sbranata dalle fauci affilate dei nuovi “residenti”.

Se c'è qualcuno che pensa ancora che il sesso spiattellato su grande schermo sia un ottimo escamotage per attirare il pubblico in sala, be' siamo alla frutta.

 Dopo una buona prova realizzata con il remake de Le Colline hanno gli occhi, in Piranha 3D Alexandre Aja scivola in basso, nel profondo degli abissi cinematografici. Una storia banale con un mix pornografico ricco di sangue, bello solo per gli amanti degli Splatter-Trash o dei Sexploitation. E non potrebbe essere altrimenti con il 'povero' Jerry O'Connel (colui che per anni è stato il nostro amico 'Ultramen') nelle vesti di Filmmaker alle prese con due note Wild Girls, Kelly Brook e Riley Steele, per un nuovo hot film nella tropicale e selvaggia Arizona del Lago Vittoria. Poetiche ed emblematiche le riprese sott'acqua delle due Dee del porno che si scambiano effusioni al ritmo di Flower Duet from Lakmé di Léo Delibe. In queste categorie di certo il film farà strada, e non sarà dimenticato, essendo stato costruito volontariamente in questa prospettiva con scene dure comunque ben realizzate, come l'infinita sequenza di isteria di massa in cui più teenagers perdono letteralmente la testa. Unico momento di quiete utilizzato dal regista per smorzare la tensione proviene dalle simpatiche avventure di due bambini lasciati sul molo, non senza una lauta ricompensa economica, da Steven R.McQueen (The Vampire Diaries) per seguire le conigliette in un tour video-fotografico che immancabilmente finirà nel sangue. 

Come valutare tutto ciò? Da questo lato della barricata, il film assume significato. Chi ama il genere si divertirà tra le scene grottesche  (tutte di ottimo livello) di Piranha 3D a cui spesso seguono sensazioni gore (l'attacco piranha nella baia), comiche (un piranha che ingoia un membro maschile per poi risputarlo con disgusto) o dannatamente sexy con tutte le ragazze in bikini che ballano per tutto il tempo. 

Ma se si valuta la pellicola nell'insieme, e sotto la prospettiva del fruitore comune, si ha l'impressione di assistere a una serie di eventi senza partecipazione emotiva ricca di teste mozzate, tette a volontà e quanto di gore il binomio hardgore possa produrre, con un colpo di scena finale divertente nel contesto e che smorza quasi il nervoso per aver assistito a quella che è, semplicemente, una trovata pubblicitaria. Nessuna tensione emotiva, nessuna atmosfera da brivido, solo molto sensazionalismo e poco arrosto, con un utilizzo deprecabile del 3D, che inizia davvero a essere fastidioso sia per gli occhi che per il portafogli. Argomento su cui bisognerebbe iniziare a discutere seriamente: non si può fare un film 3D con qualche immagine spiattellata qua e là o in situazioni in cui non servono se non per attirare spettatori in sala (immancabilmente vuota).

Non c'è immedesimazione con la situazione e nemmeno con i personaggi: che muoia lo sceriffo o una ragazza in bikini non importa. La sensazione è la stessa: calma piatta. Ci si ritrova a ingurgitare pop-corn e a pensare: e allora

Consigliato ai fedelissimi del genere a cui probabilmente piacerà (anche per loro il consiglio però è di vederlo in 2D). Ma non a chi spera di vedersi un film in stile Tremors versione pesciolino affamato o il classico film dell'orrore ad alta tensione. Un vero peccato viste le premesse e le attese, anche se, a onor del vero, riproporre qualcosa di simile alle vecchie pellicole non avrebbe garantito di certo chissà quale successo.