E’ in libreria in questi giorni Apocalisse Z (Apocalipsis Z, 2007) romanzo d’esordio dell’avvocato spagnolo Manuel Loureiro. In patria il romanzo ha avuto un successo clamoroso, ma non sulla carta stampata, il successo l’ha avuto sul web, in quanto l’autore lo pubblicava a puntate sul suo blog; le puntate erano ambientante in uno scenario post apocallittico conquistato dagli zombie, dopo che un'epidemia sconosciuta aveva così trasformato gli uesseri umani.

La voce narrante è un giovane avvocato, come l’autore, che segue prima con curiosità le notizie che arrivano dalla Russia che sembra sotto attacco terroristico, poi alla chiusura delle frontiere la curiosità muta in paura e infine in terrore quando scopre quello che sta avvenendo in tutto il mondo e tutto ciò che era civiltà, rappresentato da internet, dalla televisione, dai telefoni ecc. inesorabilmente muta e nel mondo restano piccoli gruppi di persone ancora non trasformate in zombie che vivono nella paura.

L’apocalisse è iniziata e i pochi “normali” hanno un solo obiettivo: sopravvivere.

Un romanzo catastrofico che avvince e impaurisce e che ci ricorda  il magnifico Io sono leggenda del grande Richard Matheson.

L’autore:

Manel  Loureiro, come il protagonista del suo romanzo, è un avvocato che vive ed esercita a Pontevedra, in Galizia. Durante gli anni di studio presso l’università di Santiago de Compostela, ha lavorato per la Televisión de Galicia, esperienza che gli ha trasmesso una grande passione per il giornalismo; una passione che coltiva ancora oggi, collaborando abitualmente come opinionista con Cadena SER - la più importante radio privata spagnola - e scrivendo per le testate della sua regione.

Il successo è arrivato quasi per caso attraverso Internet: il blog in cui raccontava la fine del mondo a causa di un’epidemia che trasforma gli uomini in zombie ha infatti registrato più di due milioni di contatti nell’arco di poche settimane. Sull’onda dall’entusiasmo dei lettori, Apocalisse Z è diventato un romanzo che, grazie al passaparola, è stato un caso editoriale in Spagna.

Il sequel di Apocalizze Z si intitola: Los Dias Oscuros.

Un brano:

25 gennaio, ore 18.38

C’era un silenzio sepolcrale, rotto unicamente dal rumore dei piedi trascinati sull’asfalto e da qualche sporadico gemito. Erano migliaia – maledizione! – e si sono diretti verso il centro della città. Instancabili. Imperterriti. Inarrestabili...

Alcuni mostri gironzolano ancora nei dintorni. Uno di loro continua a battere sul portone della casa qui accanto. È da ore che va avanti così. Finirò per impazzire.

Sta per scendere di nuovo la notte.

Spero di rivedere la luce del giorno.

La “quarta”:

Ha trent’anni. È un avvocato. Vive in una cittadina della Galizia, in Spagna. Come tutti, apprende la notizia dalla televisione: in una piccola repubblica del Caucaso, un gruppo di guerriglieri ha preso d’assalto una base militare russa. Un «normale» atto terroristico in una delle zone più turbolente e instabili del pianeta? Così sembra.

Ben presto, però, s’insinua il sospetto che sia successo qualcosa di più grave. Qualcosa che non può essere controllato. Un’esplosione atomica? Un virus? Poi, tra lo sconcerto generale, la Russia annuncia la chiusura delle proprie frontiere e, nel giro di pochi giorni, tutti i Paesi dell’Unione Europea fanno lo stesso. Poi intere città vengono isolate e messe in quarantena. Poi entra in vigore la legge marziale.

Ma è tutto inutile.

Ormai niente è più come prima. Non c’è elettricità, manca l’acqua potabile, la benzina è finita, gli scaffali dei negozi sono vuoti. Nessun uomo gira per le strade. Perché chi lo fa non è più un uomo. È diventato uno zombie.

Ha trent’anni. È un avvocato. Vive in una piccola città della Galizia, in Spagna. E forse è l’unico sopravvissuto all’Apocalisse Z…

Manuel Loureiro, Apocalisse Z (Apocalipsis Z, 2007)

Traduzione Claudia Marinelli, Editrice Nord, collana Narrativa 424, euro 16,60

ISBN 978-88-429-1695-6