Gianfranco Manfredi nasce a Senigallia nel 1948. Vive e scrive in montagna a Gordona (Sondrio). Cantautore nella seconda metà degli anni settanta, si è poi dedicato a una multiforme attività di scrittore: dalla saggistica, alla narrativa, dal cinema ai fumetti. E' autore del celebre fumetto Magico Vento della Sergio Bonelli Editore e della premiatissima miniserie Volto Nascosto.

Non aspettatevi di poterlo etichettare, non aspettatevi di trovare le fonti storiche di un fenomeno sospeso tra mito e tabù, però aspettatevi più di quanto immaginate.

America fine '700, Rhode Island: tra bigottismo camuffato da progressismo e discriminazioni sociali assistiamo allo scontro culturale tra filosofia del vecchio continente (intrisa di un passato superstizioso, ma consapevole della propria falsità) e un countryside lifestyle sobrio pragmatico e conservatore.

Il pretesto narrativo è un fatto storicamente documentato: a metà del '700 il mondo dovette affrontare dilaganti fenomeni di consunzione (Da Il Grande Dizionario Garzanti: "progressivo deperimento fisico dovuto a grave malattia [particolarmente riscontrabile in malati terminale di tubercolosi di sesso femminile]). In Europa l'ondata di consunzione fu solo associata al vampirismo, mentre in America si suppone abbia aiutato la leggenda a prendere piede. La differenza sta nel fatto che il folclore del vecchio mondo parla da secoli di vampiri, mentre le giovani Americhe affrontarono l'argomento per la prima volta. In nome di Dio e della scienza, per porre fine alla pesta vampirica, vennero compiute stragi, linciaggi e riprovevoli pratiche: riesumazioni di salme trovate in "sospetto" stato di buona conservazione, disumane dissezioni atte a estrarre uno o più organi interni per poi distruggerli anche con la cremazione (quasi sempre il cuore, che le cronache locali riportano essere pieno di sangue fresco). Qualche medico auspicò la possibilità che si potesse combattere la malattia con la malattia. Forse la saggezza popolare con più pacatezza e in anticipo può fornire risposte simili rispetto a quelle scientifiche? La finezza del pensatore è espressa attraverso continue provocazioni: "Il popolo brucia da sempre le carcasse degli animali infetti e i medici scoprono che è giusto solo dopo anni e anni di ricerche. Chi ne sa di più?".

Solo nichilismo traspare dall'inchiostro? No. Con grande capacità esprime come la ragione possa essere guida prima di tutto. Il fervore di una scienza che muove i primi importanti passi, un percorso nel labirinto del sapere fatto di strani alambicchi, tentativi infruttuosi o nefasti, ma solo finalizzati alla conoscenza e a un agognato benessere per tutti. Con ricercata semplicità vediamo incarnarsi nei due protagonisti quello spirito pionieristico della ricerca medica del fine '700. Il lettore è guidato in questo affascinante racconto nel racconto. Con l'elegante semplicità di linguaggio dell'allora comunità scientifica, si assapora quel senso di sfida.

Il romanzo, incorniciato finemente sia socialmente che storicamente, ci mostra un affresco di un passato i cui echi fanno ancora riflettere.

La narrazione sempre fluida e dinamica appassiona e non mancano incursioni nell'esoterismo e nella politica che danno maggior pepe al racconto.

Non aspettatevi un libro sui vampiri, ma un romanzo che si interroga sui meandri della mente umana e che regala interessanti ore di riflessioni.