Il regista John McNaughton in questi giorni era finito sotto i riflettori dopo aver confermato la sua regia al prequel di Nightmare. Nuove voci di corridoio lo vorrebbero però interessato al sequel del suo film più famoso: Henry – Pioggia di sangue.La pellicola - girata nel 1986 - aveva fornito un cinico e crudo ritratto di un serial killer, diviso tra una vita quotidiana ordinaria e un lato oscuro che lo portava a compiere i più efferati crimini.

L’indiscrezione di un nuovo episodio troverebbe fondamento nella recente collaborazione tra il regista e R.J. Tsarov per l’opera teatrale Tennessee speaks tongues for you (Or the 3 1/2 character play). I due si sono trovati in perfetta armonia a tal punto che lo scrittore avrebbe pensato a un’ipotetica sceneggiatura da sottoporre al parere di McNaughton.

Il nuovo capitolo prenderebbe le distanze in modo netto dal predecessore con una storia molto oscura e originale. Nello script troviamo infatti il famigerato Henry che da anni sta scontando in prigione una pena più che meritata. Un’enigmatica donna inizia una corrispondenza epistolare con l’assassino e dopo alcuni incontri in carcere i due si innamorano, anche se non si conoscono ancora gli sviluppi di tale relazione.

Come si intuisce non sarà un normale film sui serial killer anche se il tema verrà comunque trattato in maniera indiretta. Questo aspetto sarebbe stato subito apprezzato dal regista, che non ha mai voluto un semplice ritorno in libertà del boogeyman.

La nota di interesse del pubblico - nel caso in cui il progetto vada davvero in porto – dovrebbe essere però il coinvolgimento di Michael Rooker. L’attore, che tanto aveva contribuito alla buona riuscita della prima pellicola, dai tempi del film è rimasto in contatto con McNaughton. Il regista avrebbe pertanto dichiarato che nel caso in cui Rooker trovasse l’idea accattivante non ci dovrebbero essere grossi ostacoli per girare questo nuovo episodio.

Data la natura confidenziale di queste indiscrezioni ancora è presto per sbilanciarsi in giudizi veri e propri. Di certo non si assisterà a una banale love story dato che, anche dopo molti anni, il lupo non perde il vizio così facilmente.