Chi si aspettava il reboot di Predator resterà deluso. Il nuovo Predators è tutta un'altra storia, con un tema cardine incentrato sul sacrificio e sull'istinto di sopravvivenza dell'umanità.

Sì, ci sarà l'avventura, l'action e gli uomini duri, ma non sarà un film totalmente di superficie. 

La genesi del film

Girato nelle giungle delle Hawaii, Predators ha avuto una gestazione lunga 16 anni. Robert Rodriguez, famoso regista di GrindHouse - Planet Terror era poco più che un esordiente nel '94 quando sbarcato a Hollywood ebbe l'opportunità di scrivere una sceneggiatura sul mondo dei Predators: "In quel periodo, per la nuova sceneggiatura, volevo scrivere qualcosa di ultraterreno. Amavo l'atmosfera della giungla nell'originale, così ambientando la mia storia su un altro pianeta potevo tornare a un ambiente simile e comunque farlo sembrare nuovo. Inoltre, in questo modo avremmo capito perché il Predator era attirato dalla giungla terrestre (come mostrato nel film originale), visto che il loro pianeta di caccia aveva un terreno simile". 

Il lavoro non realizzato di Rodriguez negli anni '90 alla fine è diventato la base della sua nuova pellicola del 2010, su cui si è adoperato come produttore.

"Il film non è il reboot o una nuova versione, ma cronologicamente è lineare e successivo al primo film - continua Rodriguez - pertanto avevo necessità di trovare un vero appassionato oltre che un grande potenziale a cui affidare il film... così siamo arrivati a Nimrod Antal. Lui aveva una grande sensibilità per la storia."

Il plot della caccia entusiasmava il nuovo regista così, per dare man forte all'idea, Rodriguez in veste di produttore assunse gli sceneggiatori Alex Litvak e Michael Finch:  "Nimrod aveva una visione particolare della pellicola che voleva realizzare. Lui desiderava renderla un film di caccia", commenta lo sceneggiatore Michael Finch. "Era molto deciso a riguardo. A suo merito, va detto che ha parlato con noi per molti giorni, in cui abbiamo discusso non solo i personaggi, ma anche dei particolari più specifici. Così, ha fornito un grande contributo, mentre intanto mostrava la sua passione nel desiderio di realizzare un film contenuto e divertente".

La trama e i protagonisti

Il nuovo film vede protagonista  Adrien Brody (Il Pianista) nei panni di Royce, un mercenario a capo di un gruppo di combattenti d'elite, che stanno iniziando a capire di essere stati portati in un pianeta alieno... per diventare delle prede. A eccezione di un medico sventurato, sono tutti assassini a sangue freddo, mercenari, membri della Yakuza, criminali e componenti di squadre della morte, insomma dei 'predatori' umani che ora vengono sistematicamente cacciati ed eliminati da una nuova stirpe di Predators alieni.

 “Il pubblico aveva visto il film originale e sapeva come agiscono e riflettono i Predator. Il nostro compito era di prendere queste aspettative, abbracciarle e magari modificarle un po', cambiando la natura della caccia e le ragioni per cui queste persone vengono cacciate - rivela Finch - ma c'erano anche delle convenzioni alle quali dovevamo attenerci: i Predators arrivano verso di te, sono invisibili e possono colpire in ogni momento. Abbiamo anche creato nuovi tipi di Predators che sorprenderanno il pubblico, come cani e falchi, oltre a diverse varietà di armi".

"La pellicola parla fondamentalmente di un gruppo di persone che non vorresti frequentare - conclude Antal - e che nel loro ambiente sono dei mostri. Qui invece sono confusi, disorientati e paranoici, mentre vengono gettati in una situazione che non possono controllare, una cosa spaventosa per loro. I mostri umani si fronteggiano tra loro, solo per scoprire che c'è un mostro alieno più grande che li attende nella giungla. Questo viaggio fa emergere la loro umanità".

Oltre a Brody, saranno della partita: Laurence Fishburne (Matrix), Topher Grace (Spider-Man 3), Alice Braga (Io sono leggenda) e Walton Goggins (The Shield), Danny Trejo, (Machete),  il campione della UFC Oleg Taktarov (Il segreto dei templari), Mahershalalhashbaz Ali (Il curioso caso di Benjamin Button) e Louis Ozawa Changchien (Fair Game).