La trama

Benevento, 1678. Da secoli la comunità matriarcale delle Pagane celebra misteriosi riti attorno al leggendario Noce, cerimonie che hanno luogo nella notte di San Giovanni e prevedono la discesa di una fanciulla all'interno dell'albero cavo. Qui, la ragazza prescelta rimane per un anno in uno stato di presunta “vita sospesa” per poi uscirne come Oracolo. La comunità cristiana locale ha interesse nel mantenere inalterato tale stato di cose, ma in seguito a una delazione dal Vaticano si provvede a inviare un contingente armato, e proprio nel corso di uno di questi riti la comunità delle Pagane viene cancellata. Alcune sopravvissute, però, spinte dal desiderio di vendetta, si rivalgono la notte stessa, uccidendo tutti i frati del locale convento della Santa Croce.

A distanza di tre mesi, papa Innocenzo XI invia il nobile Flaviano Altobrandini per indagare sull'accaduto e accertarsi che non sussistano altri focolai di eresia. Ma il misterioso suicidio di un importante esponente della curia beneventana si trasforma in un enigma inaspettato che sembra nascondere dei profondi legami fra la stessa Chiesa e gli antichi riti pagani. Comincia così per Flaviano, affiancato dal giovane spadaccino Jacopo, la discesa in un mondo plumbeo e minaccioso, e seguendo un complesso labirinto di indizi si ritroverà protagonista di un’intricata indagine nella quale si mescolano storie di bambini scomparsi e cadaveri dissotterrati, vicende di magia filtrate dall’occhio dell’ignoranza e della superstizione, cronache di omicidi, ambigue relazioni e inquietanti verità raccontate in un manoscritto occultato in fondo a un pozzo. Cosa nascondono la conturbante Petra e le sue folli sorelle? Quali segreti si celano fra le pagine del misterioso “Strigarium” e nei codici di un antico dipinto? E dove finivano, veramente, le ragazze che si calavano nel Noce? Seguendo una strada lastricata di enigmi e sorprese Flaviano sarà infine costretto a scendere nei sotterranei del convento, dove lo attende un segreto che potrebbe rivelarsi devastante per la Chiesa di Roma…

La recensione

Questo libro è stato un viaggio inaspettato. Una coinvolgente scoperta. Uno di quei romanzi che quando arrivi a chiudere l’ultima pagina rimani con l’amaro in bocca, perché ne vorresti ancora e sei cosciente che per quanto entusiasmante, quel viaggio è purtroppo giunto alla fine.

In Italia esiste Marcello Simoni, grande autore conosciuto nel mondo con i suoi avvincenti thriller storici che ha fatto “scuola” in un genere che vanta milioni di appassionati in tutto il mondo. E finalmente, dopo Simoni, sono arrivati sul mercato italiano due autori di cui, ne sono convinto, ne sentiremo parlare sempre più spesso: Luigi Boccia e Nicola Lombardi.

Strigarium – I delitti del Noce, pubblicato nella storica collana da edicola il Giallo Mondadori, è una rivelazione di cui un mercato editoriale italiano statico e con pochi guizzi di originalità in questi ultimi anni, ne ha bisogno. Perché i libri interessanti sono l’ossigeno per i lettori, ma anche per le case editrici. Finito il suo passaggio nelle edicole, al momento ancora non sappiamo se riusciremo a rivedere Strigarium in una degna edizione da libreria. Ma navigando in rete ho appreso è che l’agente di Luigi Boccia e Nicola Lombardi, è la stessa agente che ha portato alla ribalta il fenomeno Simoni: Roberta Oliva, della Natoli Stefan & Oliva sas, la più antica agenzia letteraria italiana. Direi che siamo di fronte a una casualità che promette bene.

Ma cos’ha Strigarium di diverso rispetto ai tanti thriller storici italiani e internazionali sul mercato. Semplicemente una marcia in più. Diversi elementi si concatenano a creare un’alchimia perfetta: l’ambientazione, i colpi di scena (la storia è densa e complessa, senza cedimenti), una scrittura equilibrata e coinvolgente, un protagonista finemente caratterizzato, le puntigliose ricostruzioni storiche, l’atmosfera sospesa che a tratti sfiora il sovrannaturale (ma ogni evento o situazione avrà infine la sua razionale spiegazione), e in ultima analisi, la spiazzante rivelazione finale che nemmeno il lettore più smaliziato potrebbe intuire.

Il contesto storico, carico di mistero tra leggende e superstizioni, è quello della Benevento del 1678, siamo nel periodo della caccia alle streghe (ma gli autori preferiscono intelligentemente usare quasi sempre il termine “pagane”) e per la prima volta il famigerato Noce di Benevento diventa protagonista di una vicenda sottile e inquietante, sospesa tra paganesimo e cristianesimo, con punti di svolta inaspettati. Il ritmo (scandito dal procedere in parallelo di capitoli sfasati di tre mesi) riesce a tenere sempre alta l’attenzione del lettore e a non perdere mai la tensione grazie a nuovi elementi che vengono introdotti di volta in volta a delineare il ruolo e la personalità dei personaggi, a chiarire l’evoluzione degli eventi e dipanare l’intreccio con maestria ed efficacia.

Strigarium è un thriller teso e inesorabile, un giallo con un meccanismo avvincente, un’avventura tra le insondabili ombre del folklore italiano.

Boccia e Lombardi sono al lavoro sul seguito di Strigarium, e se saranno capaci di mantenere le abilità letterarie dimostrate in questo primo romanzo, il mercato italiano non potrà fare altro che consacrare la maestria dei due nuovi autori italiani.