Thanks for the zombie è una graphic novel scritta da Stefano Fantelli (The Cannibal Family, El Brujo, Splatter) e da Marco Greganti (L’ultimo diario) a tema zombie che cattura brillantemente lo spirito dei film di George Romero, affrontandola da un punto di vista diverso e sicuramente interessante.

 

La storia è incentrata su un manipolo di “reietti” che mano a mano che procedono lungo il loro cammino in questo nuovo mondo, fanno squadra contro i morti viventi, qui in una versione veloce e letale, come quelli di 28 Giorni dopo.  Il lettore segue quindi le appassionanti vicende di un lottatore mascherato di nome Cane Pazzo che continua a combattere ricordando i tempi in cui era un campione, una violinista, Desert Girl, capace con le sue armonie di incantare gli zombie e di renderli inoffensivi, Laura una tatuatrice in cerca di vendetta dopo la perdita della figlia a causa dell’apocalisse zombie, un misterioso individuo con il viso da clown e la gestualità di Iggy Pop che combatte i morti viventi armato di pistole e Padre Andrea che uccide i ritornati dalla morte con un semplice crocifisso.

Con Thanks for the Zombies gli autori indagano i modi in cui un gruppo di persone reagiscono di fronte a situazioni estreme e come ne escono cambiate.  È un’opera che può essere definta “character driven”, molto incentrata sui personaggi, il modo in cui questi raggiungono una determinata meta è molto più importante del fatto che la raggiungano.

Gli zombie infatti sono solo un pretesto, un prezzo da pagare per poter sopravvivere in questo nuovo mondo in cui le regole sono cambiate e i vivi finalmente possono essere loro stessi, liberi, senza le catene e le regole di una società, che qui vediamo rappresentata come un paese italiano che sorge sulle sponde del Tevere che avrà un ruolo chiave nella vicenda.

Thanks for the Zombies cattura la verità che di fronte all’armageddon, il vero volto degli individui esce allo scoperto e finalmente l’apocalisse zombie può essere il motivo di un nuovo inizio di un’esistenza che ormai si trascina su se stessa: “Sapete cosa vi dico? Se esiste un dio, beh, grazie per aver mandato gli zombie. Io ho ricominciato a vivere, a lottare di nuovo! Questo è il mio secondo tempo e non voglio perdermelo!”.

Il tratto nevoso e dinamico del disegnatore chamato a illustrare questa impresa, Christian Ferrero, poi ben si addice alle atmosfere surreali e orrorifiche dell’opera.

Consigliata agli amanti dei fumetti con gli zombie ma anche a chi è interessato a leggere un’interessante storia di sopravvivenza e cambiamento.