Negli anni ’70 i cannibali in Italia erano un manipolo di autori geniali composti da Stefano Tamburini, Massimo Mattioli, Andrea Pazienza, Tanino Liberatore e Filippo Scozzari, fondatori della rivista underground Cannibale che con la loro potenza innovativa e provocatrice lasciarono il segno nel mondo del fumetto italiano (celebre è la copertina di Liberatore che ritrae un Tamburini che si auto cannibalizza).

Negli anni ’90 i cannibali sono un gruppo di scrittori facente parte dell’antologia Gioventù Cannibale (curata da Daniele Brolli) che raccoglieva racconti, firmati da autori come Niccolò Ammaniti, Alda Teodorani, Aldo Nove, Andrea Pinketts e altri, che erano caratterizzati da uno stile crudo e realistico, atmosfere pulp ed effetti splatter.

Oggi i nuovi cannibali sono quelli di The Cannibal Family la serie a fumetti creata da Stefano Fantelli e Rossano Piccioni per i disegni dello stesso Piccioni, Dario Viotti e Andrea Tentori Montalto.

La storia è incentrata sui membri della famiglia Petronio e la villa che essi abitano, che cela orribili segreti. In questo episodio facciamo conoscenza della bellissima Sara, un’adolescente che dietro il suo aspetto angelico e la vita in apparenza normale, nasconde un lato diabolico e sadico, e del carismatico Alfredo Petronio, nonno di Sara e patriarca della famiglia, ex combattente nella seconda guerra mondiale e “profeta della carne”: il cannibalismo praticato dai Petronio non è fine a se stesso ma nasconde una motivazione oscura, come avrà modo di scoprire il lettore.

Dal punto di vista dello storytelling il numero zero è suddiviso in tre episodi ("Preludio" disegnato da Viotti, "Dalle Ferite" disegnato da Piccioni e "Il pranzo della Domenica" disegnato da Tentori) caratterizzati da un ritmo serrato, dialoghi brillanti e rapidi cambi di scena che rendono la lettura fluida e coinvolgente. Il segno di Viotti e Tentori si amalgama in modo funzionale garantendo un’efficace continuità grafica, mentre l’episodio centrale disegnato da Piccioni, con uno stile grafico diverso e con le mezze tinte, descrive un tenebroso e mozzafiato episodio della vita di Alfredo Petronio.

The Cannibal Family è un fumetto provocatorio, perché ci parla dell’argomento tabù del cannibalismo (ostracizzato in molta della produzione fumettistica italiana), dei terribili segreti e delle passioni inconfessabili che si celano dietro le case delle famiglie italiane, della devianza che si nasconde dietro il volto del perbenismo, dell’ambiguità che ci circonda e delle zone d’ombra della società.

Una serie che non vuole essere per nulla rassicurante, che identifica nella carne il vero orrore, lo spartiacque tra carnefici e vittime, tra cacciatori e prede, tra la vita e la morte, un’opera caratterizzata da toni che variano dal grottesco al misterioso, dal sensuale e all’ironico.

The Cannibal Family ha fatto il suo debutto con successo alla recente Lucca Comics & Games (circa seicento copie vendute) generando un nutrito gruppo di fan e molta curiosità intorno al progetto: un inizio questo che viste le promesse sembrerebbe, quindi, riservare un seguito assai promettente (il prossimo numero è stato annunciato verso Natale con un copertinista d'eccezione) e che siamo sicuri non deluderà le aspettative. Consigliato.