Howard Phillips Lovecraft, Tutti i racconti (4 volumi così suddivisi: 1897-1922, 1923-1926, 1927-1930, 1931-1936), Oscar Mondadori, prezzo medio euro 8,80. Suvvia, non fate quella faccia. Non offendetevi. Nessuno mette in dubbio che abbiate già letto i quattro volumoni curati di Giuseppe Lippi un numero incalcolabile di volte, e possiediate oggi una cultura "lovecraftiana" paragonabile, se non superiore, a quella di S.T. Joshi. Piuttosto ci sia permesso un invito: diffondete il germe. Sì, tra amici, parenti, colleghi di lavoro, compagni di classe, di cella, di stanza al manicomio: regalate Lovecraft! Negli anni scorsi c'era ancora chi donava Tolkien insieme al panettone, no? Ecco: che ci sia una copia degli abomini innominabili di Lovecraft in ogni casa e che, sotto l'albero, dappertutto attenda tremolando e producendo strani suoni biascicati (simili a scorreggine, ma ben più spaventosi!) almeno un pacchetto con dentro un po' di orrore cosmico. Da regalare a: tutti! Che il seme della follia non conosca confini!

Matthew P.Shiel, La nube purpurea, Adelphi, pp. 363, 1991, ISBN 8845908046, Euro 8,50. Nell'introduzione di J. Rodolofo Wilcock leggiamo: "in una pagina qualunque il lettore troverà la stazione di Euston Road piacevolmente piena di una poltiglia internazionale di cadaveri, qua e là schizzata sulle colonne di sostegno; un tempio interamente costruito d'oro, d'argento, d'ambra, di gaietto e pietre preziose, circondato da un lago di vino rosso; l'unica donna della terra, carponi, nuda, ventenne, vista da dietro..." Insomma, un libro delirante, maestoso, zeppo di bizzarrie stralunate. Pubblicato per la prima volta nel 1901, La nube purpurea è un pasticcio perfettamente riuscito di horror, fantascienza, sproloquio grottesco. Imperdibile. Da regalare a: chiunque avrebbe gradito pure una bottiglia di grappa: il risultato sarà lo stesso.

Joseph Sheridan Le Fanu, Carmilla, Fanucci, pp. 150, 2004, ISBN 8834710029, Euro 6,00. E' quasi imbarazzante parlare di un libro del genere, e si mi perdoni se in questa serie di suggerimenti scivolerò talvolta nell'ovvio: è inevitabile. L'immortale storia della vampira adolescente, delicatamente crudele e omosessuale, affascina al tal punto che ormai non si contano più le ristampe. Scritta nel 1871, viene qui presentata in una nuova versione, introdotta da Valerio Evangelisti - il quale sta lavorando sulla prossima riduzione cinematografica. Da regalare a: chi legge Ann Rice, Bram Stoker e si appassiona con Underworld: li farete traboccare di cupa soddisfazione.

Isidore Ducasse comte de Lautréamont, I canti di Maldoror, Garzanti, pp. 534, 1990, ISBN 8811584183, Euro 10,85. A voler essere un po' manichei (sarà lo spirito natalizio) si può dire che esistano capolavori della luce e capolavori delle tenebre; I canti di Maldoror è certamente un furioso rappresentante della seconda categoria libresca. Frutto della mente allucinata di un proto-surrealista (Lautréamont è morto nel 1870) cresciuto come gramigna nel giardino della letteratura francese suggendo nutrimento da gentaglia come Byron e il "satanico" Milton, I canti lasciano esterrefatti per due motivi: sembrano scritti oggi, tale è potenza onirica del flusso di coscienza che fa a pezzi ogni regola narrativa; il carico di incubi e crudeltà messo in scena dall'autore non è secondo nemmeno a quello scaturito dalla testa bacata del Divin Marchese. Maldoror si accorse di essere nato cattivo: straordinaria fatalità!... Da regalare a: chi ha voglia di sedersi in poltrona, aprire un libro, e lasciarsi trascinare dal vortice della parola scritta verso i marosi in tempesta di una mente febbrile e alienata.

William H. Hodgson, La casa sull'abisso (The house on the borderland), Newton & Compton, pp. 154, 2003, ISBN 8882899098, euro 4,00. Uscito recentemente nella versione a fumetti (ne abbiamo parlato qui), il capolavoro di Hodgson è presentato dalla N&C nella versione curata da Gianni Pilo, purtroppo non la migliore in assoluto. Però, trattandosi di una lettura elettrizzante, chi si accontenta gode (altrimenti cercate sulle bancarelle L'Urania Classici n. 237 curato da Gianfranco de Turris e tradotto da Maria Barbara Piccioli). Anche in questo caso la storia non ha bisogno di presentazioni. Se ancora non la conoscete, sappiate solo che tutti quello che l'hanno letto, a sentir parlare di "creature-maiale", rabbrividiscono. Da regalare a: quei pochi che ancora non ne possiedono una copia, cioè ai neofiti dell'horror e agli under16.

Clark Ashton Smith, L'universo Zothique, Nord, pp. 272, 1992, ISBN 8842905747, esaurito. Purtroppo sì, il volume in questione è esaurito da tempo, e la Nord non sembra intenzionata a ristamparlo. Non vi si vuole complicare la vita, ma certo è che se riusciste a trovare Zothique da qualche parte, il beneficiario del dono ve ne sarà lungamente riconoscente. Perché stiamo parlando di un capolavoro assoluto: una serie di racconti ambientati in un futuro remoto in cui la terra è ormai un pianeta morto, pervasi dalla decadenza, da una vena necrofila allucinata, e da una poesia sinistra che sembra il frutto di uno scrittore a due teste, mezzo Baudelaire e mezzo Lovecraft. Da regalare a: be', non ai "modaioli" della letteratura, che considerano un libro solo se è post-avant-neo-qualcosa; tutti gli altri, invece, non potranno che apprezzare.

Louis-Ferdinand Céline, Il dottor Semmelweis, Adelphi, pp. 136, 1975, ISBN 8845901823, Euro 9,00. Giunto alla sua undicesima ristampa, questo minuscolo ma immenso libro di Céline non sembra aver nulla a che spartire con l'horror: versione solo un poco rimaneggiata della tesi di laurea in medicina, storia (vera) del medico, e martire della scienza, Ignazio Filippo Semmelweis debellatore della febbre puerperale che falciava, nll'Ottocento, migliaia di vittime. Ci permettiamo però di consigliarvelo intanto per come è scritto, perché Céline era un maestro della parola scritta come pochi ce ne sono stati, e per l'atmosfera generale che il libro sa evocare: quello della Vienna con cappello e bastone, e signorine in crinoline, che ha come rovescio, fatalmente, un inferno di corruzione, morte e malattia. Un libro che, se avesse odore, saprebbe di cose antiche e un po' ammuffite. Da regalare a: prima di tutto a chi è sensibile alla magia della parola. Poi a chi studia medicina, perché la lezione di Semmelweis, morto per dimostrare la fondatezza di quelle teorie che avrebbero salvato un numero incalcolabile di vite, non vada sprecato (sì, proprio così: ci sia permesso un po' di moralismo almeno a Natale).

William Beckford, Vathek e gli episodi, Bompiani, pp. 270, 2003, ISBN 8845254976, Euro 7,80. Beckford (1760-1844) era uno strano personaggio: faceva costruire castelli destinati al crollo, si circondava di meraviglie e collezionava amicizie con negromanti e alchimisti, festeggiava i propri compleanni con orge interminabili, si faceva cacciare dall'Inghilterra per l'accusa di "stregoneria e sodomia", era desiderato da gente come Byron, che lo volle al proprio fianco intanto che rendeva l'anima al diavolo. Proprio al termine di una delle sue orge, lavorando ininterrottamente per tre notti e tre giorni Beckford scrisse, in francese, il Vathek: storia di lussi, stranezze e depravazioni in un'atmosfera da "Mille e una notte". Da regalare a: i sognatori segnati da un po' di decadenza; non da quella che si deve all'età, ma piuttosto agli usi e ai costumi, quella morbida perché un po' frolla, la decadenza dolciastra di chi accende sempre un listello di incenso e nello stereo mette cd di Hector Berlioz o Maurice Ravel.

Henry James, Giro di vite, Newton & Compton, pp. 154, 2004, ISBN 885410017X, Euro 4,00. Due bambini vengono affidati alla servitù di una vecchia casa di campagna che si dice abitata da fantasmi. Spettri come visitatori bonari? Tutt'altro... piuttosto Male incombente, che si muove senza un'apparente scopo o ragione, almeno dal punto di vista umano. Come scrisse lo stesso James: "rendi la visione del male da parte del lettore abbastanza intensa, dissi a me stesso - e questo è già un compito piacevole - e la sua esperienza, la sua fantasia, la sua simpatia (per i bambini) e il suo orrore (dei loro falsi amici) gli forniranno a sufficienza tutti i particolari. Fagli pensare male, faglielo pensare da sé, e sarai liberato dal peso di deboli spiegazioni. Da regalare a: gli amanti della ghost story, a chi ha paura del buio, a chi trema quando dalla stanza accanto - vuota - provengono strani scricchiolii simili a una voce umana...

A.A.V.V., Racconti neri e fantastici dell'Ottocento italiano, Newton & Compton, pp. 464, 2002, ISBN 8882896803, Euro 10,90. L'autorevole Riccardo Reim, esperto di romanticismo, gotico e romanzo d'appendice, cura questa antologia corposa e piacevole, che davvero meriterebbe di essere definita "vintage" se, come ricorda G. Lippi in un celebre editoriale di Urania, il tempo della vendemmia sta a indicare le belle cose d'annata. Ecco allora raccolti in questo volume Ippolito Nievo, Camillo e Arrigo Boito, Luigi Capuana, l'Igino Ugo Tarchetti autore di Fosca, Arturo Graf, Emilio Salgari e tanti altri, compreso quel Giovanni Magherini Graziani che ebbe l'onore, pensate un po', di pubblicare sulle pagine di Weird Tales. Nemmeno ce ne fosse bisogno, l'ennesima conferma che persino tra le pieghe (anzi, tra le piaghe) della letteratura italiana "colta" c'è un doppio oscuro e cattivo, e che i maestri hanno gli armadi pieni di scheletri (en passant, de Amicis non scriveva poesie erotiche dedicate alle giovinette?). Da regalare a: chi apprezza le cose stagionate, beatamente tradizionaliste, e si sollazza nel cercare i significati tra le righe, le vaghe e velate allusioni, il "non-vedo" dei bei tempi andati...

Rudyard Kipling, Il risciò fantasma e altri racconti dell'arcano, Adelphi, pp. 148, 1999, ISBN 884591478X, Euro 8,26. Sì, è proprio lui, il Kipling nato a Bombay e autore de Il libro della giungla e Capitani coraggiosi, qui alle prese col racconto soprannaturale di paura. Il libretto vale la spesa, foss'anche solo per il Risciò fantasma che dà il titolo all'antologia, dove il premio Nobel per la letteratura mette in scena una storia di fantasmi alla Edgar Allan Poe. Da regalare a: gli amanti del modo tutto inglese di raccontare il Male e la paura: avvolgente ma sempre delicato.
Euripide, Le Baccanti, Rizzoli BUR, pp. 518, 2004, ISBN 8817100250, Euro 9,00. C'è chi, quando traccia la storia del genere horror, trova nel gotico dei "precursori". Oppure, con un sommo sforzo di lungimiranza, arriva a considerare proto-horror i poeti cimiteriali inglesi. Qualcuno, molto più saggiamente, fa notare come la letteratura di consumo, o popolare, del Seicento fosse gravida di mostri, neonati deformi che parlano lingue sconosciute, licantropi e minacce celesti. Marciando a ritroso sulla timeline della storia della letteratura, si arriva così al teatro elisabettiano e, ancora più indietro, ai classici latini e greci. L'horror è sempre esistito! Non è un genere di letteratura tra i tanti, ma semplicemente quello più antico e ricco. Prendiamo un testo a caso: Le Baccanti di Euripide. Ci sono eventi che superano l'umana comprensione, la tensione tra Ordine e Caos, tra umano e Divino. C'è un Dio venuto dall'Altrove. C'è la Follia, c'è il panico, c'è l'olocausto cruento in cui un re viene fatto a pezzi e la sua testa mostrata come un trofeo. Insomma: c'è tutto quello che un fan dell'horror può desiderare. Da regalare a: tutti, ancora. Abbiamo cominciato questa "guida" con un invito a far conoscere Lovecraft, e la chiudiamo con un consiglio: non dimenticate i classici Latini e Greci. Vi perdereste qualcosa di assolutamente fondamentale.

E anche per oggi abbiamo finito. Appuntamento a dopodomani, con un'altra puntata della nostra guida natalizia ampiamente incompleta dedicata alla narrativa "contemporanea".