In occasione dei 100 anni della fondazione di Weird Tales, rivista che ha pubblicato autori del calibro di H.P. Lovecraft, Clark Ashton Smith e Robert E. Howard, Zothique ha deciso di dedicare un numero speciale alla leggendaria rivista pulp americana.
Questo numero di Zothique è disponibile sia nella versione con illustrazioni in bianco e nero, molte delle quali raffiguranti le mitiche copertine di Weird Tales, sia in edizione limitata con illustrazioni a colori.
La copertina di Gino Carosini omaggia proprio una di queste: quella del numero di ottobre 1933 con la bat-girl.
Il fascicolo presenta alcune interessanti testimonianze di scrittori – in particolare quella di August Derleth, geniale editore e fondatore della Arkham House insieme a Donald Wandrei, che per primo ha diffuso l'opera di Lovecraft quasi fosse una religione – critici e collezionisti oltre a una serie di racconti inediti.
Senza Weird Tales il genio di H.P. Lovecraft non avrebbe potuto esprimersi. E ancora tanti altri gli autori pubblicati, tra cui veri e propri giganti della letteratura fantastica: Donald Wandrei, Frank Belknap Long, Fritz Leiber, Robert Bloch solo per citarne alcuni, eppure il livello medio della rivista non sempre era entusiasmante.
Cosa che venne puntualmente messa in rilievo da Lovecraft.
Fra i vari articoli presenti su questo numero di Zothique, particolarmente interessante è Le storie più popolari di Weird Tales del critico, scrittore e storico della fantascienza americana Sam Moskowitz.
Il racconto più popolare di Weird Tales fu La donna del bosco di Abraham Merritt, pubblicato nel 1926. Nel suo articolo, Moskowitz fa notare come, nonostante la qualità della storia fosse buona, il parere soggettivo dell’editore dell’epoca, Farnsworth Wright ebbe il suo peso nella decisione.
Per esprimere il suo giudizio, Wright teneva conto dei commenti che gli giungevano tramite le lettere inviate dai lettori.
In questo testo si apprendono molti aneddoti interessanti, come ad esempio l’esistenza del racconto Cosmic Horror di Richard F. Searight, il cui titolo da solo definisce un genere!
Si parla poi dell’importanza di una storia come Shambleau di C.L. Moore e dell’enorme impatto che The Outsider di H.P. Lovecraft ebbe sui lettori e sul direttore Farnsworth Right.
Non a caso Derleth usò il titolo di questo racconto come titolo per la prima leggendaria antologia dell’Arkham House The Outsider And Others (1939) e a proposito della storia scrisse a Weird Tales le seguenti parole:
Questo racconto è degno di Poe e, se posso dirlo, credo che sia migliore di qualsiasi opera di Poe.
Moskowitz tuttavia non condivide questa opinione, The Outsider è un buon racconto ma – pur imitando Poe – non raggiunge i livelli dello scrittore di Boston. Non è certo in Weird Tales che bisogna ricercare i capolavori del Solitario di Providence.
Moskowitz rivela infatti che l’autore più amato dai lettori della rivista, aggiudicatosi il primo posto per ben trenta volte, Seabury Queen, scrittore appena passabile che oggi appare obiettivamente datato.
Questo conferma come la moneta cattiva scacci quella buona, a maggior ragione se pensiamo a Lovecraft, che era sì amato dai lettori, ma il suo genio non fu mai compreso appieno all’epoca.
Gli anni d’oro di Weird Tales, come ricorda Peter M. Renfro nel suo articolo, comprendono il periodo fra il 1928 e il 1939.
In questo volume molto spazio è inoltre dedicato a una delle illustratrici più note della rivista, Margaret Brundage, di cui possiamo leggere anche un’intervista.
Le copertine di donne in costumi discinti in realtà non rispettavano i contenuti e servivano solo a catturare potenziali lettori.
Anche l'intervento di Giovanni Valenzano risulta interessante: l'autore ci parla dello sword & sorcery dimenticato tra le pagine di Weird Tales, fra scrittori classici e minori da riscoprire.
Fra i racconti qui presenti merita sicuramente una menzione Le campane dell’oceano di Arthur J. Burks, una storia degna di William Hope Hodgson e dei suoi incubi marini.
E ancora Emilio Patavini parla di Giovanni Magherini Graziani, l’unico scrittore italiano ad essere apparso su Weird Tales.
Alla fine del fascicolo possiamo ammirare una foto che ritrae i Tre Moschettieri di Yorick, la Weird Tales italiana diretta da Massimo Tassi, ovvero Michele Tetro, Paolo Tosini e Pietro Guarriello.
Inutile dire che ci troviamo di fronte a un numero di culto che è assolutamente imperdibile per tutti gli amanti del weird classico.
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