Dopo il numero 7 di Zothique anche il 10 risulterà imperdibile per tutti i seguaci di Robert E. Howard, il Bardo di Cross Plains.

Si tratta di un'operazione meritoria quella portata avanti dall'instancabile Pietro Guarriello, nel solco di quanto fatto in passato da Yorick Fantasy Magazine di Massimo Tassi.

Ma le buone notizie per gli "howardiani di ferro" non sono finite. Dagon Press ha infatti annunciato l'uscita di un terzo fascicolo dedicato al mitico Two-Gun Bob. Forse a chi non è esattamente un suo fan può sembrare un'esagerazione ma i suoi estimatori sono indubbiamente numerosi.

L'articolo di apertura viene affidato a Mariateresa Botta, una garanzia (assieme a Michele Tetro) quando si parla di Robert E. Howard in Italia. 

Botta, con competenza e passione, ci presenta una breve guida alla comprensione della narrativa e dei personaggi femminili howardiani. Interessanti alcune sue considerazioni in merito ai presunti disturbi psicologici di Robert E. Howard adombrate dai coniugi De Camp.

Trovo anch'io limitante e riduttivo inserire un artista nella gabbia della psicanalisi, un'operazione purtroppo toccata anche ad H.P. Lovecraft. Ho trovato molto centrate le considerazioni dell'autrice (ma era lo stesso pensiero del  buon Giuseppe Lippi alla cui memoria è dedicato questo numero di Zothique in cui possiamo anche leggere una sua vecchia recensione su Solomon Kane) che ci fanno capire come quella di Howard fosse una vera e propria rivolta idealizzata contro "il mondo che lo circondava". Era un ribelle, un outsider nella società del suo tempo esattamente come lo erano i suoi colleghi H.P. Lovecraft e Clark Ashton Smith.

Non meno interessanti gli interventi di Giovanni Valenzano e Andrea Gualchierotti che ci parlano rispettivamente del tema del licantropo nella sua narrativa e di quello dei maghi del mondo classico all'interno del ciclo di Conan. Viene quasi da paragonare questi speciali di Zothique consacrati ad Howard, per la qualità degli interventi, a Studi Lovecraftiani.

Sicuramente molto stimolante è poi l'articolo di Michele Tetro basato sul film Il Mondo Intero, prima e unica pellicola basata sullo scrittore visto qui dal punto di vista privato e umano dove si narra del suo rapporto con Novalyne Price. Quel che emerge alla fine è la sua natura di "sognatore" imbrigliato in una quotidianità da cui fuggiva con la potenza dell'immaginazione.

Anche i racconti inediti presentati non mancano certo di stupire anche se, rispetto al corpus della sua narrazione, occupano un posto minore. Tuttavia ho trovato particolarmente sorprendenti e interessanti quelli erotici che lasciano trasparire il suo interesse per il sadomasochismo e alcune pratiche ad esso correlato come la flagellazione. Magari Howard aveva delle pulsioni in questo senso visti  anche i numerosi libri sull'argomento trovati nella sua biblioteca.

Da segnalare anche il nuovo saggio (si tratta del quinto) di Mariano D'Anza sulla poesia "howardiana".

La raffinata copertina è opera come di consueto del bravo Gino Carosini.