Alla fine di questo mese di novembre, con il titolo All’ombra del Vesuvio (Varney the Vampire; or, The Feast of Blood) sarà in libreria il terzo volume della saga di Varney il Vampiro. E così potremo terminare di leggere le avventure di questo pallido non-morto antesignano di tanti vampiri che arriveranno poi a frotte in particolar modo in questo ultimo decennio.

E’ un grande merito della casa editrice Gargoyle aver proposto quest'opera; i precedenti volumi sono stati pubblicati con i titoli: Il banchetto di sangue (marzo 2010) e L’inafferabile (luglio 2010).

L'intera opera (che conta in totale circa 1.500 pagine) fu pubblicata, in Inghilterra, a dispense settimanali tra gli anni 1845 e 1847 ed ebbero un grande successo sia tra il popolino che tra le classi più colte. L’editore Lloyd nel 1847 raccolse i “dreadfuls” settimanali in tre volumi.

 Da quelle date sono trascorsi oltre centocinquant'anni e l'opera conserva ancora una freschezza e un'attualità incredibile, con una trama che ha anticipato temi come il contagio di massa.

Il volume è arricchito da una interessante introduzione: Più popolare di così!... Vampiri e penny-a-liners scritta da Mauro Boselli ideatore del fumetto Dampyr.

Sull’autore o sugli autori di Varney non si hanno notizie precise. Attribuita in un un primo tempo a Thomas Preskett Prest,  autore londinese cui si deve il romanzo Sweeney Todd, the Demon Barber of Fleet Street, successivamente è emerso il nome di James Malcolm Rymer.

Per questo motivo sulla copertina sono indicati entrambi i nomi.

Gli autori: 

Thomas Preskett Prest

Considerato fino a tempi recenti l'autore di Varney il vampiro, Thomas Preskett Prest (c. 1810-1879), è noto come poligrafo d'una certa fama nella Londra vittoriana di Dickens e dei penny dreadful (i romanzi popolari di argomento sensazionalistico). Si afferma come direttore di riviste dagli anni Trenta dell'Ottocento e si fa conoscere anche in ambito teatrale. Collabora intensamente al People's Periodical di Edward Lloyd, pubblicando una serie di romanzi a puntate, il più famoso dei quali ha come protagonista Sweeney Todd, il diabolico barbiere di Fleet Street, che taglia la gola ai suoi clienti, interpretato in un film di successo da Johnny Depp. Probabilmente debilitato da un'attività letteraria massacrante, Prest trascorse gli ultimi anni di vita in povertà, abbandonato da tutti e oppresso da una grave infezione polmonare. 

James Malcolm Rymer (?-1884)

E’ attualmente ritenuto dai più l'autore di Varney il vampiro, è un oscuro poligrafo, che arriva nella Londra vittoriana probabilmente dal nord dell'Inghilterra, e che collabora, utilizzando vari pseudonimi, al People's Periodical di Edward Loyd. Tra i suoi pseudonimi: Malcolm J. Merry e Malcolm J. Erryn. Di lui si sa con una certa sicurezza che passò alcuni anni negli Stati Uniti e che morì a Londra nel 1884. L'attribuzione a Rymer della paternità di Varney il vampiro è stata sostenuta in modo convincente per la prima volta da E.F. Bleiler nell'Introduzione all'edizione Dover (1972), sulla base di una serie di riscontri di tipo editoriale e stilistico.

La quarta: 

A Londra, il colonnello Deverill, un malandato ex ufficiale delle Indie Orientali, trova alloggio nella casa della vedova Mrs Meredith invaghendosi della figlia Margaret e chiedendola in sposa.

Le due donne esultano auspicando uno sfarzoso avanzamento sociale che susciterà l'invidia di tutti i loro conoscenti. La comparsa di un vampiro nelle vicinanze non sembra disturbare l'"idillio" tra l'acciaccato nababbo e la fanciulla finché, proprio durante la cerimonia nuziale, non irrompe l'ammiraglio Bell a scompaginare il corso degli eventi... Da qui il susseguirsi di una serie di vicende "predatorie" che vedono protagonista Sir Francis Varney. Varney vive in modo sempre più contrastato la sua condizione: si macera nel pentimento per le atrocità commesse, sebbene non riesca a trattenersi dal replicarle. Una deriva quasi dantesca concluderà in maniera spettacolare le sue traversie.

Malgrado la caratteristica "inafferrabilità", in questo volume conclusivo della trilogia, la multisfaccettata figura di Varney il vampiro emerge in tutta la sua tragica pienezza.

Altri elementi innovativi di notevole rilievo sono: l'accettazione del vampiro (il diverso) da parte di un essere umano (un curato di campagna illuminato, desideroso di aiutare Varney a redimersi); la scoperta di una vera e propria setta vampirica che assiste i non-morti nel loro processo di rivivificazione alla luce della luna, aiutandoli a portare a termine la trasformazione (qui la critica ha letto un evidente riferimento alle logge massoniche che imperversavano nell'Inghilterra vittoriana);

l'"internazionalizzazione" delle attività criminose del vampiro, attraverso un grand voyage proprio in Italia, come usava all'epoca per i rampolli di buona famiglia.

All’ombra del Vesuvio. Varney il vampiro di Thomas Preskett Prest - James Malcolm Rymer (Varney the Vampire; or, The Feast of Blood). Traduzione Chiara Vatteroni

Gargoyle, collana Gargoyle Books, pagg. 591, euro 16,00

ISBN 978-88-89541-49-4