Un gruppo di matematici dell'Università di Ottawa ha realizzato uno studio molto particolare: utilizzando modelli sviluppati per determinare gli effetti di malattie pandemiche, il team di studiosi ha calcolato che nel caso di un’epidemia di zombi, l’umanità verrebbe annientata se dovesse fallire nel reagire prontamente.

Nel loro studio, intitolato “When zombies attack!: Mathematical modelling of an outbreak of zombie infection”, i ricercatori hanno preso in considerazione il “classico” zombi dalla camminata lenta, come per esempio le creature del film Zombi (Dawn of the dead in originale) di George Romero, e hanno suddiviso l’umanità in tre gruppi: viventi, zombi e zombi uccisi tramite decapitazione.

Il curioso lavoro degli studiosi canadesi ipotizza che una quarantena potrebbe limitare il contagio mentre una cura potrebbe portare a una difficile convivenza fra umani e non-morti (a qualcuno sarà certamente venuta in mente la trama di Survival of the Dead, il prossimo zombi-movie di Romero). La soluzione più efficace parrebbe essere solo quella di abbattere nel modo più veloce e aggressivo gli infetti senza il minimo indugio.

Quindi, a quanto pare lo studio dei matematici canadesi darebbe ragione ai ribelli anti zombi di Survival of the Dead piuttosto che a quegli isolani che avranno scelto di convivere con gli zombi. Quando il film vedrà gli schermi cinematografici, vedremo allora a chi darà ragione il papà di tutti gli zombi, Romero.