Eravamo partiti con tre nominations: miglior film, miglior attore protagonista (Johnny Depp) e miglior direzione artistica (i pluripremiati coniugi italiani Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo). Solo questi ultimi sono riusciti a portare a casa l’ambita statuetta, a differenza dei Golden Globes che avevano visto trionfare sia Depp che Tim Burton, per l’intero film.

E’ risaputo che l’Accademy non ha mai avuto troppo in simpatia né l’horror, né il musical, dunque c’era da aspettarsi che i premi dei giornalisti superassero quelli della Mecca del Cinema.

Ha trionfato Non è un paese per vecchi, dei fratelli Coen, per il film e per la regia, e si è aggiudicato anche la statuetta di miglior attore non protagonista con Javier Bardem. Il miglior attore è risultato Daniel Day Lewis per Il Petroliere; migliore attrice Marion Cotillard con la sua interpretazione di Edith Piaf in La vie en Rose, mentre Tilda Swinton ha vinto come attrice non protagonista in Michael Clayton.

Oltre al film dei fratelli Coen, il cinema indipendente si è affermato anche grazie a Juno, che ha vinto per la migliore sceneggiatura originale.

Un altro italiano, però, ha avuto l’onore di ricevere zio Oscar. Si tratta del pisano Dario Marianelli (I fratelli Grimm e l’incantevole strega, V per Vendetta, Orgoglio e pregiudizio) per la colonna sonora di Espiazione.