Ormai l'abbiamo ripetuto fino alla nausea: stiamo vivendo in un periodo di remake e sequel e non sembra esserci una fine imminente in vista.

Ora tocca a una delle migliori pellicole horror degli ultimi anni, quel 28 giorni dopo di Danny Boyle che ci aveva stupito con voraci e velocissimi neo-zombi, contaminati da un virus simile alla rabbia, che corrono per le strade di una una Londra devastata e solitaria.

Il film in questione sembra avere uno di quei finali di ferro, dai quali è impossibile trarre sufficiente spunto per un proseguimento ma non dubitiamo che la Fox Searchlight riuscirà comunque a trarsi d’impaccio. Sembra infatti che la casa di produzione in questione abbia già assunto Rowan Joffe per mettersi al lavoro su una ipotetica sceneggiatura dal promettente (cercate di cogliere l'ironia, please...) titolo di 28 settimane dopo.

Danny Boyle ha subito risposto in maniera negativa a una ipotesi di suo ritorno in cabina di regia sebbene sia lecito aspettarsi un suo contributo (unitamente ad Alex Garland e Andrew MacDonald) in sede di produzione.

I migliori auguri a Joffe che non ha ancora rivelato nessun dettaglio sulla trama e si trova con un problema tecnico di scrittura non poco intricato, dovendo prendere le mosse da dove finiva il primo film.