Il segreto di Chiaravalle è il nuovo, misterioso e appassionante, romanzo scritto da Andrea Biscaro e Franco Colombo, edito da Meridiano Zero.

Siamo in una Milano caldissima.

L'afa e l'immobilità dei giorni d'agosto vengono decritti così bene da sembrare veri. Il protagonista dell'incredibile avventura è un giornalista, Orazio Pedersoli, che spinto da un'irrefrenabile bisogno di svelare e raccontare un mistero decide di lasciare la moglie sola al mare a Rapallo (che in piena estate fa molto più paura di qualsiasi disavventura possa accadere) e immergersi, letteralmente anima e corpo, nella ricerca della verità per svelare gli arcani che riguardano l'abazia di Chiaravalle, posto stupefacente, alle porte di della metropoli lombarda, che è reso elemento chiave della vicenda. 

Alla fine, o durante, la lettura, per assorbire a pieno di dettagli della storia, una gita all'insegna dell'arte è decisamente consigliata!

Alla ricerca di uno scoop che possa svoltagli la carriera, Persoli, e di conseguenza il lettore, si catapulta in un mondo mistico, velato da presagi sinistri.

Comincia un'avventura complessa, densa di tensione, in bilico tra la realtà e il sogno. Un ossessione crescente e un pericolo imminente rendono le pagine un piacere, da cui non ci si stacca.

Biscaro è un autore maestro dell'illusione e anche in questo caso ha dimostrato che la linea tra il vero e l'incubo è assai sottile.

Molto concreti sono invece i riferimenti storici e artistici, veri (andateli a cercare) e ben narrati. Ad esempio, a far da spalla allo sventurato protagonista troviamo Lucrezia, una bella e sagace restauratrice, una ventata di  brillante femminilità, che sta restaurando un dipinto di Hieronymus Bosch, celebre pintore fiammingo di fine ‘400.

La parte più squisitamente noir del racconto è l'antagonista, Faccioli, un grande, potente finanziere, legato a nodo stretto con Chiaravalle. Un uomo crudo, con una moralità discutibile, perfettamente credibile, che rende tutto concreto, attuale e pauroso.  

La storia dell'abazia, i capolavori d'arte che l'adornano, sono la sostanza del giallo.

Monaci silenziosi, simboli massonici, libri antichi e introvabili, infoltiscono i dubbi. Quello che appare è ben lontano da essere la realtà. 

La coppia Biscaro-Colombo ci dona un romanzo fluido, ben scritto. L'efficacia delle parole, semplici e dirette, arriva al cervello e lo stordisce. Leggendo si desidera arrivare alla conoscenza, alla soluzione..ammesso che ci sia!

Un giallo pauroso che affascina con preziosità spirituali, teologiche, come l'antico e folle culto della Boema Guglielma, costruito con intrighi e imprevisti che, pagina dopo pagina, rendono l'indagine mai scontata e surreale.

La perla di questo libro è indubbiamente la meticolosa descrizione dell’abazia di Chiaravalle  e la precisa ricostruzione che gli autori sono riusciti a fare. Un luogo pazzesco dove vi piacerà soggiornare, anche solo con la fantasia.

Se siete amanti dell'horror storico o dei gialli molto neri e cupi, o semplicemente cercate una valida e inquietante lettura questo è il libro che fa per voi!