Sotto un cielo rosso sangue è un’antologia curata da Luigi Boccia che raccoglie le firme più prestigiose del panorama italiano e internazionale: Ramsey Campbell, Joe R. Lansdale, Alan D. Altrieri, Michael Lamo, Tullio Dobner, Gianfranco Nerozzi, Dario Tonani, Stefano Di Marino, Nicola Lombardi, Massimo Perissinotto, Giada Cecchinelli, Diego Matteucci e Christian Sartirana.

Ogni racconto è corredato dalle oniriche illustrazioni di Silvia Schiavon, Adriano Monti Buzzetti, Andrea Sponchiado, Mauri Ercole, Atlantisvampir, Leonardo Bonesso, Piero Gracis, Alessandro Cestaro e Veronica Pegoraro.

Per la scelta dei racconti Luigi Boccia parte dalla doppiezza, di frequente inconfessata, della razza umana. Troppo spesso il progresso e la contezza sfuggono al nostro controllo, veniamo così trascinati in una spirale di violenza e sadismo che ci illudiamo sia istintiva anche quando è ragionata.

Nomina sunt omina, a conferma di ciò il protagonista assoluto di questa antologia è il sangue, il sangue come frenesia, smania, desiderio, delirio, furore, paura. Il sangue che assume mille forme e altrettanti significati, tutti comprensibili e tutti ingiustificabili.

Il sangue come Dio perché gli eletti vincono il dragone nel sangue dell’agnello, come Satana perché nel suo nome le anime si battezzano nel sangue. Sangue è il pulsare forsennato di un cuore che lotta per vivere o che sta per cedere alla disperazione. Il sangue come concime, come sacrificio necessario alla nascita di una nuova, più preziosa vita o come liberazione da un rapporto sbagliato, come negazione di un’esistenza invisa. Il sangue è ambizione, fame di celebrità, mancanza, il legame con le proprie radici e l’aspirazione ad allontanarsene.

Tutti i racconti presenti nella raccolta sono stilisticamente validi, ritraggono e raccontano storie molto diverse tra loro, in periodi temporali definiti o imprecisabili, ma tutti attraversano la società, la cultura, la vita con una forza che non lascia indifferenti e senza voler imporre nessuna morale.

Ramsey Campbell e Joe R. Lansdale si confermano, nel caso ce ne fosse bisogno, due fuoriclasse. Il primo confeziona un racconto semplice e prezioso allo stesso tempo, tutta la tenerezza del mondo esplode in un appartamento divenuto ormai soffocante. Lansdale compone uno scritto da manuale, eppure si avverte la mancanza dell’ironia e la dissacrazione che caratterizzano molti dei suoi testi.

Luigi Boccia e Nicola Lombardi con L’uomo che ride realizzano un piccolo gioiello gotico. La ragione viene fatta a pezzi e gettata in una sudicia cantina. Il protagonista Federico Festa e il Gwynplaine di Victor Hugo hanno molto in comune, entrambi sfregiati in volto e sull’anima si abbandonano alla notte fitta e sorda.

E poi ancora l’allucinato viaggio di Tony raccontato da Michael Lamo, gli angosciosi ricordi di Dante riportati da Massimo Perissinotto, il peso del peccato originale  descritto da Christian Sartirana e le colpe ataviche rivissute attraverso le parole di Diego Matteucci.

Sotto un cielo rosso sangue è un volume prezioso, pieno di racconti ossessionanti, disgustosi e brutali a ricordarci ancora una volta che la letteratura di genere italiana poco ha da invidiare al resto del mondo.