Trama: Un tour nelle paludi durante i festeggiamenti del Martedì Grasso di New Orleans si trasforma per un assortito gruppetto di turisti in un incubo, dal momento in cui, a loro insaputa, il posto è territorio di caccia per il deforme Victor Crowley, secondo la leggenda accidentalmente ucciso dal padre nel corso di una passata notte di Halloween

Perché vederlo: Un traghettatore orientale, una non più giovane coppia di sposi, una ragazza in cerca del padre e del fratello, scomparsi proprio sul posto, e un presunto produttore intento a realizzare filmini pornografici con due neo-attricette rientrano tra le potenziali vittime di uno slasher che, con frattaglie volanti e secchiate di sangue in anticipo perfino rispetto ai titoli di testa, non solo introduce un nuovo boogeyman cinematografico, ma prende come modello un po’ tutta la corrente cinematografica horror degli anni Ottanta portata al successo da Venerdì 13 e derivati.

Però, il regista Adam Green lo fa ricorrendo più volte a non disprezzabili dosi d’ironia, tanto che, grazie anche ai riusciti effetti speciali di trucco per mano del veterano John Carl Buechler, l’insieme risulta sia

divertente e godibile che poco originale, proprio come l’infinità di splatter a basso costo sfornati in quel periodo.

E ciò non va affatto considerato un difetto, perché conferisce all’horror fan oggi adulto la piacevole sensazione di rivivere il decennio in cui, più o meno ragazzino, correva a noleggiare uno dei tanti film(etti) che giungevano in Italia direttamente in vhs.

Curiosità: Il cast è particolarmente ricco di volti noti dell’horror, in quanto, al di là del fatto che il mostro è incarnato dal Kane Hodder che ha concesso per quattro volte anima e corpo al Jason Voorhees della saga Venerdì 13, fanno le loro apparizioni Robert”Freddy Krueger”Englund e il Tony Todd della trilogia Candyman. Del film esistono anche due sequel rispettivamente datati 2010 e 2013, dei quali il primo diretto dallo stesso Green e il secondo da BJ McDonnell.