Trama: Un proiezionista si ritrova improvvisamente catapultato in una deserta Detroit fino a poco prima popolatissima, per poi scoprire altri tre individui insieme a cui lottare per la sopravvivenza man mano che calano le tenebre.

Perché vederlo: Quindi, ad affiancare il protagonista, con il volto di John Leguizamo, sono un giornalista televisivo, una fisioterapista e un bambino rispettivamente interpretati da Hayden Christensen, Thandie Newton e Jacob Latimore.

Tutti scaraventati all’interno di un soggetto la cui idea di partenza che da un lato non avrebbe certo sfigurato sfruttata all’interno di un episodio della mitica serie televisiva Ai confini della realtà, dall’altro, invece, richiama inevitabilmente alla memoria il romanzo di Richard Matheson Io sono leggenda, fonte d’ispirazione per l’omonimo lungometraggio interpretato nel 2007 da Will Smith e, prima ancora, per L’ultimo uomo della Terra di Ubaldo Ragona e 1975: Occhi bianchi sul pianeta Terra di Boris Sagal, datati 1964 e 1971.

Una situazione che l’americano Brad Anderson – autore, tra l’altro, di Session 9 e de L’uomo senza sonno – utilizza al fine di far scattare immediatamente nello spettatore il desiderio di sapere cosa stia accadendo ai quattro, immersi nelle cupe atmosfere atte ad avvolgere la sceneggiatura a firma di Anthony Jaswinski ("Killing time").

Sceneggiatura che inizia a tirare in ballo i momenti di maggiore tensione soltanto una volta superata la prima parte della oltre ora e mezza di visione, quando anche il mistero comincia ad essere svelato.

Perché è soprattutto l’attesa a dominare l’operazione, che, come avvenuto nei precedenti lavori del regista, si costruisce lenti ritmi di narrazione volti esclusivamente a condurre, in maniera progressiva, all’attesissimo twist ending proto-Shyamalan.

Un twist ending in questo caso piuttosto vicino all’idea che fu nel 2002 alla base del dimenticato They – Incubi dal mondo delle ombre di Robert Harmon... con la giusta capacità di coinvolgimento ed accentuata allegoria sull’importanza della fede religiosa, però.

Curiosità: Il film ha avuto in Italia soltanto una fugace distribuzione cinematografica estiva nel 2011, per poi finire subito nel mercato dell’home video.