Trama: A bordo di una nave nel mare in tempesta, il conte Dracula è alla volta della sua nuova proprietà. Salvatosi miracolosamente da un naufragio, viene ospitato a casa del suo nuovo vicino, il dottor Jack Seward, il quale, scoperto il segreto del tanto colto quanto affascinante uomo, intento a sedurre donne con il solo scopo di nutrirsi del loro sangue, chiede aiuto al professor Abraham Van Helsing, esperto di mali dell’occulto.

 

Perché vederlo: Reduce dal successo de La febbre del sabato sera (1977), l’inglese John Badham – futuro regista di Wargames – Giochi di guerra (1983) e Corto circuito (1986) – si cimenta con il mito del succhiasangue più famoso della storia, nello stesso anno in cui il tedesco Werner Herzog sforna Nosferatu – Principe della notte (1979) con Klaus Kinski.

Caratterizzato da una notevole attenzione per la costruzione scenografica, tanto da anticipare il fascino di quelle del successivo horror anni Ottanta, il suo, di sicuro, è uno dei migliori Dracula visti sullo schermo, impreziosito da un cast comprendente, tra gli altri, il grande Donald Pleasence e, nel ruolo di Van Helsing, Laurence Olivier. E contribuiscono anche le cupe atmosfere dovute alle bella fotografia di Gilbert Taylor a renderlo una delle più riuscite pellicole tra quelle incentrate sul Signore della notte nato dalla penna dell’irlandese Bram Stoker.

Curiosità: Come accaduto ai tempi dell’indimenticabile Dracula (1931) di Tod Browning, interpretato da Bela Lugosi, si parte dal lavoro teatrale di Hamilton Deane e John L. Balderston, ponendo negli eleganti panni del vampiro Frank Langella, attore candidato all’Oscar, circa trent’anni dopo, per Frost/Nixon-Il duello (2008) di Ron Howard.