“La fine del mondo è ancora una volta in agguato per Elizabeth Phoenix. Alcune settimane fa non aveva avuto altra scelta che uccidere l’uomo che amava. Sawyer era uno sciamano e un mutaforma, uno stregone dal potere incredibile. E adesso ha cominciato a invadere i suoi sogni… nei modi più pericolosi e sensuali che si possano immaginare. Tuttavia, grazie alle visite notturne di Sawyer, Liz ha guadagnato alcuni nuovi poteri paranormali. Ora niente è come sembra, e mentre vaga nel caos della sua nuova vita, le servirà tutto l’aiuto che riesce a trovare dal suo risentito ex-amante Jimmy Sanducci, l’unico uomo con cui si può confidare.”

Il quarto volume delle Cronache della Fenice di Lori Handeland trova una Liz assai provata per la tragica fine di Sawyer per mano sua, la lotta contro i Nephilim (angeli caduti, mezzi demoni votati alla distruzione dell’umanità) si sta facendo sempre più ostica e un nuovo problema le sbarra la strada: una neonata abbandonata, presumibilmente figlia di Sawyer, dunque mutaforma, che qualcuno sta cercando per ciò che diventerà in futuro (per Liz, un altro punto di domanda da risolvere). Se può contare sull’aiuto del ‘leone’ Luther, purtroppo ancora giovane e inesperto, non è detto che i suoi rapporti con Sanducci possano tornare distesi, anzi, tutt’altro. La nostra Comandante delle forze soprannaturali del bene incontrerà nuovi personaggi che riempiranno questi vuoti temporanei, e l’erotismo e la magia dei sogni o pseudo tali con protagonista Sawyer continueranno ad accrescere i suoi poteri, facendoci comunque un po’ pesare l’agire perlopiù in solitario della protagonista.

La narrazione procede tuttavia in maniera serrata e coinvolgente, anche grazie alle forti caratterizzazioni già conosciute nonché i personaggi che entrano in gioco di volta in volta, dall’ex prete ‘ammazzavampiri’ Abraham all’ambiguo ‘coyote’ Sani, fino al perfido e lussurioso dio dei demoni notturni Mait. Complesse e conflittuali, arricchiscono un intreccio che risulterebbe a tratti fiacco e scontato, e si lasciano ricordare.

Se c’è un aspetto che può dar fastidio al lettore nella struttura è quello che risiede nei ripetuti riferimenti ai volumi precedenti: spesso si sfiora l’eccesso di informazioni necessarie alla comprensione (per un lettore nuovo) o il ricordo (per un affezionato della saga) delle vicende, e si rischia di conseguenza di annoiare, di spezzare magia e tensione. La curiosità di scoprire cosa accadrà nel procedere nella lettura rimane comunque a un livello abbastanza buono, anche se l’intreccio, di nuovo, non si dipanerà in maniera conclusiva, bloccandosi in un momento assai cruciale. Particolare assai fastidioso, dato che il sito ufficiale dell’autrice non riporta Le Cronache della Fenice fra i volumi in uscita fino al 2015.

Lori Handeland ha scritto oltre cinquanta romanzi e racconti di molti generi: storico, contemporaneo, paranormal romance, oltre all’urban fantasy. Le sue opere dimorano stabilmente nella classifica degli autori più venduti del New York Times, di USA Today, di Waldenbooks e di Bookscan e ha ricevuto molti premi letterari, tra i quali due Premi RITA della Romance Writers of America per il miglior Paranormal Romance e la migliore opera lunga di Romance Contemporaneo, il Premio Romantic Times per il miglior Superromance, il Write Touch Readers Award assegnato dagli Scrittori di Romance del Colorado, il National Readers Choice Award e il Premio Prism. Le sue opere sono state  tradotte in numerose lingue ed è in particolare conosciuta per la sua popolarissima serie delle «Cronache della Fenice».

Lori Handeland

Collana Odissea Paranormal n. 38

Delos Books

ISBN: 9788865303894

Ciclo Liz Phoenix volume 4