“12 novembre 2011. Ore 17. Casa perduta, località Pianche. Una volta imboccato il sentiero sterrato, dopo il quinto tornante sulla destra, prendi la deviazione. Questa pagina si cancellerà automaticamente…” 

Un messaggio, un blog, quattro ragazzi entrati a far parte di un gioco perverso. Un carnefice, il Master del blog,quattro vittime- nessuna veramente innocente - e un processo in diretta streaming su internet, in cui gli utenti voteranno per la vita o la morte dei protagonisti.

Un gioco spietato al gatto col topo che inizia con il blog COSE CATTIVE che lancia un concorso: coloro che posteranno le cose più cattive, a insindacabile giudizio degli utenti e del misterioso Master, vinceranno un altrettanto misterioso premio. Ma tant’è, l’importante è vincere, a qualunque costo, facendo la cosa più cattiva, non importa quale né contro chi.

Quattro ragazzi, i vincitori: Nina, Christian, Julia e Nick, ricevono una mail con una data e un luogo dove trovarsi per ritirare il “premio”. La meta è un piccolo paese tra le montagne, un limbo di freaks e disadattati, dove qualcuno,non visto, li spia da molto vicino.

Quattro protagonisti della generazione virale e della solitudine tecnologica,che trovano il loro senso immediato nella violenza gratuita, in una vita che sia un’arancia meccanica spinta oltre

i limiti del lecito e dell’intimo, sotto i riflettori sempre accesi del web.

Chi si salverà dal “premio” del Master, se qualcuno realmente si salverà? Il gioco e il processo virtuale hanno inizio e i ragazzi saranno puniti in diretta web per le COSE CATTIVE che hanno commesso, con espiazioni proporzionali alla propria spietatezza. Ma chi muove le fila di tutto, il Master, ha già scelto Nina, l’unica che le Cose Cattive le fa a sé stessa, non agli altri. L’unica che, forse, riuscirà a sopravvivere.

 

l produttore Luca Argentero e il regista Simone Gandolfo presenteranno, Venerdì 15 marzo a Genova (h. 21.00 - Cinema Teatro Verdi,  al pubblico, in anteprima, il film Cose Cattive  (Italia 2012, 92'), un horror-thriller che usa le maglie del web e del gioco per lanciare al mondo un'inquietante domanda: "E tu quanto sei cattivo?"  Quattro ragazzi (Marta Gastini, Aaron Jeorge Reg Moss, Nicola Sorrenti e Jennifer Mischiati) partecipano a un perverso gioco on line (www.evilthings.net) e diventano le vittime, per niente innocenti, di un blogger misterioso (Pietro Ragusa). E' questa la storia che segna il debutto alla produzione di Luca Argentero e quello alla regia del giovane e già affermato attore ligure Simone Gandolfo, anche autore di soggetto e sceneggiatura. "I personaggi sono protagonisti della generazione virale e della solitudine tecnologica, che trovano il loro senso immediato nella violenza gratuita." - dichiara il regista - "E' un’arancia meccanica spinta oltre i limiti del lecito e dell’intimo, sotto i riflettori sempre accesi del web. Tutto questo, immerso nell'atmosfera rarefatta di un piccolo paese tra le montagne, un limbo di freaks e disadattati, dove essere visti può voler dire esistere e dare un senso alla propria vita, persino fino alla morte."

 

Curiosità: Prima dell'inizio della lavorazione è stato aperto online in italiano e inglese il blog Evilthings.net, senza nessun riferimento al film. Il sito, proprio come il blog di cui parla la trama, invitava il pubblico a postare "la cosa più cattiva che hai fatto o che hai trovato sul web". Ha avuto 1.500.000 accessi  e più di 300.000 visitatori unici, la maggior parte dei quali non si sono assolutamente accorti che si trattava di un fake.

 

Simone Gandolfo (32 anni, formatosi alla scuola dello stabile di Genova) è stato protagonista di molte fiction tv di qualità (Graffio di tigre, Crimini, la leggenda del campione e del bandito, RIS etc...) e ha al suo attivo un paio di regie teatrali (nell'ultima è in scena con Erry De Luca, in un testo scritto a quattro mani) e qualche corto.

Il film è distribuito e promosso attraverso un tour di anteprime nelle sale di tutta Italia, sempre accompagnato da una rappresentanza del cast e dall'allestimento di una mostra fotografica sul back stage firmata da Giulia Catania e sponsorizzata dalla Canon.