La percezione del tempo, in ogni periodo della vita, ma soprattutto nell’adolescenza, è fatto di frammenti strani, a volte magici, altre volte noiosi, di pause lunghissime, di ore che sembrano interminabili come i secoli. E come il tempo, nell’adolescenza, tutto è amplificato, tutto è assoluto: la gioia, gli amori, la tristezza e la solitudine.

Lo sa bene Matilde, la protagonista quattordicenne di Un sogno lungo l’estate che in pochi mesi cambierà la sua vita.

Matilda si annoia, sprofonda nella tristezza, vuol fuggire da quella casa in compagna, in cui i genitori l’hanno costretta a passare le vacanze, di proprietà della zia Isabella, anziana donna algida e scontrosa. Lei vorrebbe essere al mare in Sardegna con la sua amica Veronica, conoscere dei bei ragazzi, essere spensierata e non costretta a sopportare quell’imposizione, i continui litigi dei suoi genitori, la tristezza di sua madre, che vorrebbe vicina ma che giorno dopo giorno sente sempre più lontana. E poi c’è quell’apparizione, una specie di fantasma che la spaventa di notte e le dice cose che non capisce o che forse aveva semplicemente dimenticato… Come se non bastasse c’è un altro mistero che comincia a ossessionarla, un vecchio mulino abbandonato, un dipinto fatto da Bruno Legnani, il pirata dei cieli, che nasconde la mappa di un tesoro.

Ma soprattutto c’è lui, Riccardo, quel ragazzo atletico e un po’ sfrontato che quando lo vede gli fa battere forte il cuore…

Romanzo di esordio nella narrativa “mainstream” la regina del gotico italiano Barbara Baraldi firma questa favola moderna indirizzata ai lettori “young adults” ma che parla di temi universali come l’amore, l’amicizia, l’adolescenza, il rapporto con i genitori e le difficoltà familiari, ma anche il tempo, lo spettro della crisi e le speranze nel domani e nei propri sogni.

Matilda nel corso del libro soffre, piange, ride, impara tante cose sulla campagna ma soprattutto sulle persone che le stanno accanto e le vogliono bene, cresce e cambia, capendo cosa per lei è più importante.

E cos’è l’adolescenza se non cambiamento?

Con uno stile maturo, ma nello stesso tempo molto immediato, valendosi a volte di toni giocosi e poetici, a volte cupi e violenti, Barbara Baraldi racconta questa storia di sentimenti e di ricordi, in cui inserisce molte sorprese e senza fare sermoni o ammonire il lettore ci regala un grande preziosismo consiglio, contenuto in ogni pagina del libro.

Non sprecate mai il tempo, ragazze e ragazzi, non buttatelo via sembra dirci la Baraldi. Non esiste un periodo inutile, in cui non si possa cercare di stare insieme, comprendere le persone che si amano, rallentando il ritmo frenetico della vita di città, riconciliandosi con se stessi e con le persone cui teniamo.

Un sogno lungo un’estate vuole essere il personale omaggio di Barbara Baraldi a Stand by Me di Stephen King, come l’autrice stessa ha spesso dichiarato. E se leggiamo l’incipit di questo splendido racconto del "re del brivido" ci accorgiamo come quelle stesse parole possano definire bene la storia di Matilda, come in un affascinante gioco di scatole cinesi: “Le cose più importanti sono le più difficili da dire. Le cose più importanti giacciono troppo vicine a dove è sepolto il cuore segreto. La cosa peggiore è quando il segreto rimane chiuso dentro non per mancanza di uno che lo racconti ma per mancanza di un orecchio che sappia ascoltare”.

Barbara Baraldi ha ascoltato e raccontato questa storia per noi. Adesso tocca a voi lettori ascoltare con la mente e con il cuore.