Bloodymilla è il primo volume della nuova collana di Delos Book: Neverland. Un progetto guidato da Gianfranco Staltari e Stefano Fantelli che si è prefissato l'ambizioso obiettivo di creare una collezione di graphic novel auto-conclusive, totalmente made in Italy, realizzate in collaborazione con autori "rubati" alla narrativa, più o meno conosciuti, e giovani disegnatori, promesse di talento del fumetto.

Bloodymilla inaugura la collana come solo una vera lady sa fare, in modo elegante, forse un po' esuberante, ma sempre affascinante.

La genitrice dell'opera è la già affermata Barbara Baraldi, autrice di Scarlett e Lullaby, definita dal Corriere della Sera come la nuova “regina del gotico italiano”. Sua è la sceneggiatura originale e i testi del volume. Le tavole dal ritmo serrato e moderno, caratterizzato da un tratto spigoloso e essenziale, sono state, invece, realizzate dalle giovani promesse Roberta Ingranata e Elena Cesana (di cui sentiremo ancora parlare).

Alla fine dell’Ottocento, in un'Italia ancora divisa, Camilla, una misteriosa e affascinante nobildonna, vive tra incubi e affanni alla ricerca di sua sorella rapita, ancora infante, da un demone. La stessa malvagia creatura che ha ridotto lei in una serva dell'oscurità, perennemente assetata di sangue. Un caso fortuito porterà la bella baronessa a Firenze, sulle tracce della sorella scomparsa: Isabella. Ma temibili avversarsi le sbarreranno la strada, verso la felice riunione di famiglia.

Generata da un indubbio amore per il gotico e l'horror, Bloodymilla strizza l'occhio al fumetto italiano anni '60-’70 delle vampirette procaci, come Sukia, Jacula e Zora la Vampira, da cui trae ispirazione. Viene celebrato quel gusto particolare da B-movie, con un carrellata di personaggi tipo: abbiamo un cacciatore di vampiri che ammicca agli spaghetti-western, un servitore infatuato della sua signora, un comandate delle guardie imbecille, la saggia domestica, la sorella cattiva e il malvagio inquisitore.

Si avverte che la scrittrice ha profondamente amato il suo personaggio, e che probabilmente erano moltissime le cose che voleva dire su di lei, per

le 72 pagine concesse, tanto che è un peccato che i personaggi non abbiano più spazio per la loro caratterizzazione e per farli agire maggiormente sulle tavole.

 

Pur non ricercando una vera e propria originalità, si segue una trama classica, con elementi classici e l'autrice sa capire i gusti dei propri lettori e quello di cui si aspettano. Bloodymilla è da considerarsi un omaggio nostalgico al fumetto che fu, in chiave moderna. Nella sua totalità risulta una piacevole lettura. L'edizione è estremamente curata, con un prezzo giusto, sicuramente un volume che non sfigurerà sulla vostra libreria.

In conclusione un buon inizio per la collana Nerverland, da cui possiamo aspettarci grandi cose, personalmente ho fiducia in questo progetto, e mi asptto una maggiore "audacia" per i prossimi numeri.