Caddoc, esperto combattente, ed E’Lara, elfa dal rapido e mortale arco, sono i protagonisti di Hunted: La Nascita del Demone, che segna l’ingresso della casa di sviluppatori Inxile Entertainment nel mondo dei giochi per console di ultima generazione. Il titolo infatti è disponibile per XBOX 360 e Playstation 3, oltre che per PC.

La caratterizzazione dei personaggi è interessante, per nulla scontata. La fredda ironia di E’Lara ben si abbina con la prudenza di Caddoc e i loro dialoghi accompagnano con naturalezza l’evoluzione della storia. La Terra vive un periodo difficile, segnato da corruzione, violenza e miseria. I due guerrieri si muovono alla ricerca della verità riguardo il rapimento, da parte di creature mostruose chiamate Wargar, di tutti gli abitanti di Dyfed, una piccola cittadina

Il gameplay è solido, nel solco della tradizione del genere hack’n slash: pochi fronzoli, molta azione, con decisa enfasi sulle fasi di combattimento, peraltro molto numerose. Il sistema di evoluzione dei personaggi, con la possibilità di migliorare le proprie abilità, in un meccanismo che strizza l’occhio al genere RPG (Role Playing Game, gioco di ruolo) contribuisce a ravvivare il gioco, che rischierebbe altrimenti di diventare troppo ripetitivo.

Dal punto di vista della realizzazione tecnica sarà probabilmente difficile reggere la concorrenza di titoli come The Witcher 2 o Dungeon Siege III (sonoro e grafica rimangono lontani dai migliori standard qualitativi). Il vero e proprio asso nella manica di Hunted risulta però la modalità cooperativa.

Si può giocare anche in modalità single player, avendo l’opportunità di controllare ora Caddoc, ora E’Lara, ma è certamente più divertente accingersi alla missione in coppia, in modalità split-screen (sullo stesso computer, schermo diviso) o tramite internet.

Le capacità dei protagonisti infatti si integrano alla perfezione, consentendo ai giocatori di dar vita ad azioni combinate di grande effetto. La longevità del gioco è discreta: l’avventura principale si struttura in sei livelli a loro volta suddivisi in capitoli, per un totale di circa 15 ore effettive ed è messo a disposizione degli utenti anche il potente editor Crucible, che consente di costruire la propria arena di combattimento personalizzata.

Gli elementi di base per costruire tali dungeon non sono tutti disponibili fin dall’inizio, ma vengono sbloccati progressivamente, per esempio a mano a mano che il giocatore accumula monete d’oro nell’avventura principale.

Alcune piccole note finali: apprezzabile l’idea del doppiaggio in italiano di tutti i dialoghi, ma la realizzazione è talvolta carente. Perlomeno curiosa, se non manifestamente insoddisfacente, anche la scelta di non dotare i personaggi di una scheda inventario che consenta, per esempio, di trasportare diverse armi (o oggetti di varia natura) oltre a quelli in uso, il che permetterebbe di variare il proprio equipaggiamento secondo la situazione da affrontare.

Nel complesso, diverse imperfezioni tecnico-realizzative e una mancata cura dei dettagli allontanano Hunted dall’Olimpo dei migliori titoli in circolazione. Si tratta tuttavia di un buon prodotto, sorretto da una solida giocabilità e assolutamente godibile, capace di mantenere almeno alcune delle ambiziose promesse che avevano accompagnato il suo ingresso sul mercato.

Valutazione tecnica

Tipo piattaforma: PC, PS3, Xbox 360

Sviluppatore: InXile Entertainment

Rating PEGI: 18