Negli ultimi anni il mondo dei comics supereroistici è stato un vero e proprio territorio di saccheggio per l’industria cinematografica hollywoodiana, basti pensare ai vari Batman, X-Men, Hulk e Spider Man.

Anche l’horror è stato colpito da questa pratica: lo testimoniano le due pellicole sul cacciatore di vampiri Blade (la terza sta arrivando) e il prossimo Hellboy (di cui già si parla di un sequel).

Mancavano all’appello della trasposizione i fumetti della linea Vertigo/DC, in USA campioni di vendite da più di dieci anni grazie a serie come Sandman e Preacher.

A colmare questa lacuna ci ha pensato la Warner Bros, che ha prodotto il film Constantine.

Diretto dall'esordiente Francis Lawrence e in uscita per i primi mesi del 2005, il film ha per protagonista John Constantine, un cinico e potente mago occultista inglese, interpretato da un Keanu Reeves reduce dai successi dei tre Matrix. Per Reeves si tratta di un ritorno a tematiche horror/demoniache dopo il film L’avvocato del diavolo del 1997, che lo impose come star mondiale.

Il film è tratto dal fumetto horror Hellblazer, nato nel 1987 appositamente per dare spazio al personaggio John Constantine, impostosi precedentemente all’attenzione del pubblico sulle pagine della serie Swamp Thing di Alan Moore. La serie ha visto alternarsi alla scrittura delle sue storie alcuni tra i migliori comic-writers della scena mondiale, come Jamie Delano, Warren Ellis, Brian Azzarello, e Garth Ennis, quest’ultimo autore del ciclo Abitudini Pericolose che costituisce la spina dorsale della sceneggiatura su cui si basa il film.

Tra magia e occultismo, splatter e serial killer, demoni e fantasmi, il fumetto si è sempre distinto per l’originalità e la crudezza delle sue storie, oltre che per continui atti di denuncia verso la società contemporanea…