La casa editrice Gargoyle prosegue il suo ottimo lavoro e dal 2005 a oggi ci ha già presentato numerose novità e ristampe di importanti romanzi di cui si erano perdute le tracce

Gli autori presentati per la prima volta o proposti dopo anni di silenzio sono molti e molto importanti come Dan Simmons, Chelsea Quinn Yarbro, J. G. Passarella, Gianfranco Manfredi, Caitlin R. Kierna e Robert McCammon solo per citarne alcuni.

 

Ecco le interessanti novità di questo primo semestre:

 

Danza macabra di Dan Simmons (sarà in libreria a febbraio) che

racconta la storia di alcuni vampiri della mente, creature dotate della capacità psichica di penetrare nella mente degli altri e di usarli: possono leggerne il pensiero, soggiogarne la volontà, assorbirne le sensazioni, nutrirsi delle loro emozioni, costringerli a commettere atti di violenza folle.

Ogni anno, tre di questi vampiri – Melanie, Willi e Nina – si incontrano per discutere l’andamento del loro gioco, quasi una gara, di possessione e sterminio. Ma nel corso dell’ultima riunione accade qualcosa di nuovo… e i tre vengono proiettati in un conflitto dal cui esito dipende il futuro dell’intero pianeta.

Alcuni normali esseri umani cercano di combattere i vampiri: Saul Laski, psicologo, reduce da un campo di concentramento nazista; Natalie Preston, figlia di un uomo che ha fatalmente incrociato la strada di Melanie; lo sceriffo Bobby Jo Gentry, coinvolto casualmente nella lotta mentre indaga su una serie di omicidi.

La caccia è aperta… ma chi è il cacciatore, e chi la preda?

Il 18° Vampiro di Claudio Vergnani ecco come recita la quarta di copertina:  “... sbarco il lunario uccidendo vampiri. Non è un compito difficile, ed è

sempre meglio che lavorare. Io e i miei compagni li distruggiamo durante il giorno,  mentre dormono il loro sonno di morte, nascosti nei loro miserabili covi. Non possono reagire. Un paio di colpi di mazzuolo ed è fatta. Forse non è il mestiere più bello del mondo, ma è facile e socialmente utile. Non occorre coraggio o particolare determinazione.

Non serve essere animati dal sacro fuoco della giustizia. Serve solo un pò di pratica e tanta disperazione. Per certi versi è come dedicarsi alla disinfestazione di topi o insetti. Fai quello che devi fare, sopportando il disgusto, e poi te ne torni a casa.

Sempre che non si finisca per esagerare, per passare la misura. Il problema è che non sapevo che esistesse un confine. L’ho saputo solo dopo averlo oltrepassato. E a quel punto, tornare indietro non era più possibile...”

La maledizione degli Usher di Robert R. McCammon.

Di seguito la trama.

Per intere generazioni la Casa degli Usher ha prosperato e si è arricchita grazie alla realizzazione a alla vendita di micidiali armi da guerra. Ma un’altra entità malefica ha vissuto e si è sviluppata all’interno della Casa degli Usher – una remota eredità di depravazione e di sangue che imbratta i corridoi della tenuta di famiglia…

Liberamente ispiratosi a “La Caduta della Casa degli Usher” di Edgar Allan Poe, McCammon usa la sua sulfurea immaginazione per ricavarne un romanzo coinvolgente e terrificante: ne “La Maledizione degli Usher” l’autore s’insinua sapientemente nella trama originaria ponendo un dubbio… E se la storia non fosse finita con la morte di Roderick e Madeline, più di cento anni fa? E se ci fosse stato un fratello a portare avanti il nome di famiglia, oltre che a ereditare il loro deplorevole patrimonio lordato di sangue?

Ambientata ai giorni nostri nel Nord Carolina, la storia ha inizio con Rix, giovane erede degli Usher, prossimo a fare ritorno a casa dopo il servizio militare. Ad attenderlo, il padre sul letto di morte. Rix è un fervente pacifista, e non ha alcuna intenzione di subentrare nel giro d’affari di 10 miliardi di dollari al quale è predestinato. Ma la Casa lo ha scelto, sarà lui a ereditarne le redini: non solo per quanto riguarda l’opulento patrimonio che si dice maledetto, ma anche per gli orripilanti e terribili segreti che abitano e governano la Casa degli Usher. Rix, in preda a un vortice d’incubi ancestrali, sarà costretto a scatenare tutti gli atroci e oscuri poteri degli Usher… e ad affrontare una volta per tutte la più tetra delle realtà: non solo chi egli è… ma cosa è.

Lo strano caso del Dr. Jekyll e Mr. Holmes di John H. Watson (curatore Loren D. Estleman) ha il suo abbrivio da

un delitto raccapricciante che sconvolge la buona società londinese: l’omicidio

del parlamentare Sir Denvers Carew monopolizza le prime pagine dei quotidiani e arriva perfino a turbare gli ambienti ovattati di Buckingham Palace… Scotland Yard brancola nel buio.

Edward Hyde, l’assassino subito identificato, sembra scomparso nel nulla… La regina Vittoria in persona decide che c’è un solo uomo che può dipanare una matassa che appare diversamente inestricabile: Sherlock Holmes.

Ecco, narrato dalla viva voce del Dr Watson, il resoconto di come si svolsero i fatti che portarono il principe degli investigatori a incrociare la propria strada con Henry Jekyll ed Edward Hyde. Anche un certo Robert Louis Stevenson si occupò di questa storia, traendone un’opera letteraria di un certo successo, ma basandosi su notizie di pubblico dominio o su particolari messi insieme in modo frammentario e non sempre rispondenti esattamente alla realtà…

Dopo il grande successo di Sherlock Holmes contro Dracula, un nuovo avvincente caso, finora inedito, portato finalmente all’attenzione del pubblico italiano.

Infine L’estate di Montebuio di Danilo Arona.

Il volume dovrebbe essere in libreria in giugno.