Ogni anno dagli States cala sui nostri litorali estivi una produzione cinematografica indipendente bollata come capolavoro (o quasi), che si rivela poi essere “niente più” che un discreto film. L’estate scorsa fu il turno di Cabin Fever, quest’anno si candida a questo ruolo Open Water, una pellicola in uscita in Italia il prossimo 19 agosto.

Il film è una “creatura” del regista e sceneggiatore Chris Kentis, qui alla sua seconda prova da factotum (ha curato anche la fotografia e il montaggio) dopo aver prodotto sette anni fa lo sconosciuto Grind, e sarà distribuita nella nostra penisola dalla Eagle Pictures.

Presentato come un mix tra Lo Squalo e The Blair Witch Project, il film, girato in digitale, narra le vicende di una coppia sposata di sommozzatori che viene “dimenticata” dalla loro nave appoggio in pieno oceano, in una zona infestata dagli squali. Sconosciuti in Italia i due attori principali, Blanchard Ryan (nella parte di Susan) e Daniel Travis (nella parte di Daniel).

I due sventurati protagonisti.
I due sventurati protagonisti.

Più che discrete le recensioni oltreoceano, e anche il pubblico sembra gradire: lo scorso weekend, proiettata in anteprima in sole 47 sale, la pellicola ha incassato oltre un milione di dollari, con una media “per schermo” superiore a ogni altro film, The Village e Collateral compresi.

In attesa di poterlo vedere o di leggerne la recensione sulle nostre pagine, potete visitarne il sito ufficiale, o vederne le locandine americane cliccando qui.