Rule of Rose è stato definito dal sito specializzato Gamasutra "videogioco più controverso del 2006". Tanto disturbante, che questo survival horror di produzione nipponica potrebbe non essere venduto negli USA, benché il debutto oltreoceano fosse previsto per questo autunno.

Si tratta di una decisione bizzarra, considerando che il titolo è comunque destinato a un pubblico adulto e che, rispetto a videogiochi assai più brutali come i famigerati Vice City o Postal, in Rule of Rose le scene esplicite sono quasi del tutto assenti.

Il motivo di questa censura americana sembra essere proprio nelle tematiche affrontate dal gioco. I bambini non sono rappresentati come teneri angioletti, ma come creature capaci di crudeltà ed efferatezze.

Rule of Rose è ambientato intorno al 1930, in un'Inghilterra piagata dalla povertà. La protagonista del gioco è Jenny, un'adolescente che si ritrova sequestrata in una villa abitata da una banda minorile. La ragazzina è sottoposta ad angherie e torture psicologiche, e gran parte degli enigmi vanno risolti per evitare ritorsioni da parte della combriccola. Più che mostri e fantasmi, Rule of Rose mostra un orrore ben più tangibile e reale, e forse proprio per questo più spaventoso.

All'E3 di quest'anno, la più importante fiera di videogiochi del mondo, lo sviluppatore Yuya Takayama aveva affermato che sarebbe stato interessante mostrare quanto i bambini possano far paura, in particolar modo quando sono assolutamente liberi da regole e costrizioni, come la banda di ragazzini del gioco.

Queste tematiche scabrose, unite a una certa ambiguità sessuale (comunque nulla è mai mostrato esplicitamente), sembrano essere state troppo per la Atlus, società che dovrà realizzare la versione americana del gioco.

Rule of Rose, in ogni caso, sarà regolarmente distribuito in Europa e in Giappone.