Richard Matheson è probabilmente uno degli scrittori fantastici più saccheggiati da cinema e televisione. Non c’è amante dell’horror e/o della fantascienza che non abbia nella mente e nel cuore almeno una sua opera, che si tratti del superbo Duel di Spielberg o delle molte sceneggiature scritte per la leggendaria serie Ai confini della realtà di Rod Serling.

Il mio film preferito resta momentaneamente The incredibile Shriking Man (edito in Italia con il perfido titolo Radiazioni BX: distruzione uomo) diretto da Jack Arnold, ma, come suppongo altri amanti dello scrittore statunitense, vorrei poter vedere una versione soddisfacente del libro che molti considerano il suo capolavoro, I am legend.

Il romanzo (conosciuto da noi anche come I vampiri, tanto per rovinare la sorpresa fin dal titolo) ha già conosciuto due trasposizioni cinematografiche che hanno nettamente diviso gli ammiratori di Matheson. La prima, L’ultimo uomo sulla terra, diretta da Ubaldo Ragona nel 1964, è probabilmente la più riuscita, ambientata in un EUR estivo deserto e allucinante; unica pecca, ma questo è un mio parere, il sia pur sempre grande Vincent Price che qui appare poco convinto e quasi impacciato.

Sette anni dopo fu la volta di The omega man (Occhi bianchi sul pianeta Terra) diretto da Boris Sagal con Charlton Heston, tra l’altro abbastanza credibile nel ruolo principale, ma il film dopo una convincente prima parte scivola con pesantezza lungo una china scopertamente cristologica - in questo senso il finale appare, a un vecchio cinefilo come me, quasi “fordiano” – in aperta antitesi con l’assunto disperato del romanzo.

Date le premesse, è chiaro come tutti fossimo in attesa di questa nuova versione, annunciata da almeno tre anni ma continuamente rinviata.

All’inizio si parlò della regia a Ridley Scott e dell’interpretazione di Robin Williams: se il regista sembrava adatto, il divo era quanto di più alieno si potesse immaginare nel ruolo di Robert Neville e, oltretutto, la sua precedente escursione nell’universo mathesoniano aveva reso il soporifero What dreams may come ancora peggiore di quanto non fosse.

Bel fotomontaggio, ma...
Bel fotomontaggio, ma...

Si ventilò poi l'ipotesi dell’accoppiata Michael Bay - Arnold Schwarzenegger, ma l’impegno del primo con The island (dai risultati non felicissimi) e l’elezione a governatore dell’attore avevano fatto tramontare anche questo progetto; meglio così, se Arnie poteva risultare convincente nelle scene d’azione e distruzione, difficilmente lo avremmo visto abbandonarsi, in maniera credibile, a meditazioni filosofiche ascoltando Schönberg.

La scelta attuale, che sembra quella definitiva e attendibile, appare felice soltanto a metà, salvo essere miracolosamente smentiti.

Il regista Francis Lawrence, che ha già dimostrato mano felice dirigendo Constantine, sembra possedere il piglio giusto e la giusta dose di amore e rispetto nei confronti di Matheson per affrontare I am legend.

Quanto a Will Smith, al di là della sua non aderenza al personaggio… beh, quando è alla prese con qualcosa al di fuori del suo registro, è la dimostrazione vivente che non sempre l’attore “fa” il film, basti pensare al deludente I, Robot e a quella sconclusionata, sfilacciata e scientifica distruzione di uno dei miti della nostra gioventù televisiva che è stato Wild, Wild West tratto dall’omonima serie (a proposito, magari Kevin Kline nel ruolo di Neville, tutto sommato… perché no?).

Comunque, al di là delle scelte, tutto sembra ancora in alto mare; regista e protagonista risultano impegnati su altri fronti e, benché l’uscita del film sia prevista per la primavera del 2006, vige il massimo riserbo sul progetto.

Speriamo di non dover considerare I am legend come la leggenda del film che poteva essere e non è stato.

Forse, con le dovute cautele, dovremo continuare a dire che l’unico film che rispecchia, almeno in alcune parti, l’atmosfera del romanzo di Matheson è La notte dei morti viventi di Gorge A. Romero?