Come vi è venuto in mente di gettare sul campo materiale nuovo? Siete andati a pescare addirittura la figura del Tulpa. Cioè, avete dato il viagra all'horror? Perché non avete scritto il remake di qualche vecchio film? Parlaci un po' della genealogia del progetto.

In realtà stavamo lavorando sulla ipotesi di un remake, poi Federico disse che voleva fare un giallo classico, anni 70. Ne parlammo durante un pranzo a casa sua, lui disse alcune cose, io il pomeriggio le scrissi, poi lui mi mandò una mail praticamente con tutta la storia. Io mi limitai a dare una sistemata a livello di struttura. L'idea del Tulpa è venuta a Federico, non mi ricordo più dove l'abbia presa.

C'è molta curiosità su questo film. Che tipo di storia dobbiamo aspettarci da Tulpa?

Come ho già detto è un giallo classico. Un omaggio al giallo italiano degli anni '70, l'assassino con la mano guantata e l'impermeabile nero, la suspense, i delitti strani, la domanda chi è? Insomma un revival di un'epoca passata troppo presto.

Perché in Italia è così difficile fare cinema horror? Cosa manca al nostro paese per diventare competitivo, a livello di genere?

Ma non abbiamo una grande tradizione, poi siamo un paese cattolico che ha uno strano rapporto col male, il sovrannaturale, il demoniaco, in più abbiamo una tv che fa la guerra a questo tipo di film. Forse deve passare un'altra generazione perchè si diventi un paese normale anche in fatto di cinema.

Come è stata la tua esperienza con Federico Zampaglione? Sei soddisfatto del prodotto finale rispetto alla storia? E soprattutto: un buon film horror potrebbe accendere l'attenzione di altre produzioni nei confronti di questo tipo di film?

Sono molto soddisfatto dell'esperienza fatta con Fede. Lavorare con lui è stata una passeggiata, a un certo momento sembrava che avessimo sempre lavorato insieme. Magari Tulpa riuscisse a risvegliare attenzioni presso altri produttori. Speriamo che accada. Ah, ragazzi mi corre l'obbligo di dire che la sceneggiatura è firmata da Giacomo, collaboratore storico di Fede e gran professionista e conoscitore del genere. Ha scritto belle cose.

Film o registi degli ultimi anni. Chi ti ha impressionato di più?

Italiani o stranieri. Fra gli stranieri ce ne è almeno una dozzina, di italiani sono pochi. Direi sostanzialmente tre: Sorrentino, Garrone e Fede.

A cosa stai lavorando attualmente? Hai altri horror in lista d'attesa per il futuro?

No. Ormai sono vecchio. Largo ai giovani, alle nuove leve, a idee nuove. Ormai ho il ruolo di spettatore e tifoso.