L’Italia è ricca di leggende, che si annidano, come folletti dispettosi, nelle cantine di casa, nei giardini incolti, nei borghi antichi che costellano gli Appennini e che gridano di vita, nonostante gli uomini fatichino a udirne la voce. Eppure, come il canto delle sirene, a volte ammaliano i viandanti, conducendoli nei loro mondi fantastici. Da queste premesse è nato il progetto Bestie d’Italia, curato dall’associazione Nati per scrivere, per valorizzare il folclore locale.

Dopo i primi due volumi, usciti nel 2019, arriva in libreria l’antologia di racconti Bestie d’Italia – volume 3 (NPS Edizioni, 14 euro), a chiudere il trittico. La terza e conclusiva tappa di questo viaggio nel folclore regionale ci porterà lungo le coste del Mar Adriatico e dello Ionio, fino alle isole del Mar Mediterraneo, alla scoperta di lupi e sirene, draghi e tori mannari. 

Queste le parole di Alessio del Debbio, curatore del volume e direttore di NPS Edizioni:

Il progetto Bestie d’Italia parte dalla volontà di recuperare le tradizioni folcloristiche italiane. Per raccontarle a chi non le conosce, per guardare con occhi diversi il nostro territorio, ricco di storia, misteri e magia.

Il volume 3 di Bestie d’Italia contiene dieci racconti di scrittori italiani, appassionati di fantastico e folclore:

Il sortilegio della Biddrina, di Giuseppe Gallato;

Assedio notturno, di Francesca Cappelli;

Bakunin aveva ragione, di Giuseppe Chiodi;

L’urlo della vita, di Alessio Del Debbio;

Respiro d’inverno, di Elena Mandolini;

Il cavallo d’argento, di Alessandro Ricci;

Il giorno della taranta, di Alessandra Leonardi;

La natura vince su tutto, di Maria Pia Michelini;

Fuga da Malaperla, di Debora Parisi;

Caccia al drago, di Monica Serra.

Il libro è impreziosito dagli schizzi di Marco Pennacchietti, disegnatore di ambito internazionale e autore anche della copertina.