Trama: Il giovane Steve Andrews sta trascorrendo una serata romantica in automobile insieme a Jane Martin, quando un meteorite si schianta nelle vicinanze liberando dal suo interno una sostanza gelatinosa vivente e capace di aumentare di dimensioni ogni volta che divora un essere umano...

Perché vederlo: Tra i primissimi lungometraggi cinematografici interpretati dal non ancora divo della celluloide made in USA Steve McQueen, che ne è protagonista al fianco della televisiva Aneta Corseaut, un’operazione nata nel 1958 come b-movie, ma trasformatasi in breve tempo in un piccolo classico della fantascienza a tinte horror.

Realizzata tramite l’utilizzo di una mistura di silicone e vernice rosso fragola, la temibile gelatina aliena non vuole essere soltanto lo specchio dell’America consumatrice e dagli appetiti insaziabili di allora, ma, a causa soprattutto del suo colore, intende probabilmente rappresentare il dilagante “nemico comunista” (all’epoca si era in piena Guerra Fredda).

E, prima mostruosa creatura cinematografica a non possedere elementi umani (ricordiamo che era stata preceduta da Dracula, Frankenstein e gli altri Universal monsters), è non poco divertente vederla impegnata ad attorcigliarsi sulla mano di un povero vecchio, per poi passare allo sterminio, tra gli altri, di un meccanico alle prese con la riparazione di un’auto e di un dottore.

Fino alla mitica sequenza in cui attacca un cinema pieno di gente, poco prima che si venga a scoprire il suo punto debole e l’unica maniera per poterla annientare.

Con una simpatica sigla di testa composta da un ancora sconosciuto Burt Bacharach, dirige il cineasta di origini berlinesi Irvin S. Yeaworth Jr, in seguito autore, tra l’altro, di Delitto in 4ª dimensione e di Dinosaurus!, ma allontanatosi presto da Hollywood per dedicarsi a lavori a sfondo religioso.

Curiosità: In Italia il film è conosciuto anche semplicemente come Fluido mortale.

Pare che al timone di regia, non accreditato, vi sia anche il produttore associato Russell S. Doughten Jr. Nel 1972 ha avuto il sequel – inedito dalle nostre parti – Beware! The blob, diretto dal Larry Hagman noto per essere stato J.R. nel popolare telefilm Dallas, mentre nel 1988 è stato oggetto del remake Il fluido che uccide, a firma di Chuck Russell.