Trama: Finito accidentalmente in un bidone di liquami radioattivi in seguito a uno scherzo di cattivo gusto, il goffo Melvin, addetto alle pulizie di una palestra di Tromaville, si ritrova trasformato nel vendicatore tossico, mostruoso e imponente essere pronto a fare razzia di delinquenti armato di mocio e a innamorarsi di una ragazza non vedente.

Perché vederlo: Datato 1984, è il lungometraggio che ha decretato il successo della Troma di Lloyd Kaufman (che ne è anche il regista insieme a Michael Herz), casa di produzione del New Jersey specializzata in trash su celluloide.

Del resto, la fino ad allora inedita miscela di situazioni alla Porky’s – con tanto di formose ragazzotte pronte a denudarsi – e splatter da film dell’orrore si rivela talmente avvincente da rendere funzionale all’insieme perfino la decisamente rozza messa in scena.

Elemento, quest’ultimo, che non può fare a meno, appunto, di assumere i connotati di azzeccato ingrediente; nel corso di un’operazione che manifesta l’evidente scopo di rielaborare la tipica figura del supereroe dei fumetti in una versione grottesca, ma il cui mostruoso lato estetico, in fin dei conti, intende rappresentare il lato buono di una malvagia e corrotta America nascosta dietro l’apparentemente linda facciata dei potenti.

Perché vi è anche il disprezzabilissimo e grasso sindaco di Tromaville tra gli avversari di Toxie, che stacca braccia, schiaccia teste e strappa via budella nel corso di un ritmatissimo elaborato tanto violento quanto divertente... oltre che infarcito di fastidiose dosi di cattiveria decisamente inusuali per l’epoca della sua realizzazione (citiamo soltanto il gruppetto di bulli della palestra che investono per gioco un ragazzino in bicicletta, per poi fotografarne le cervella sparse sull’asfalto).

Il tutto, ai tempi in cui il bad taste di gettonatissime parodie a stelle e strisce del calibro del franchise Scary movie era ancora riservato in maniera esclusiva al coraggio delle produzioni indipendenti a basso costo.  

Curiosità: La futura vincitrice del premio Oscar Marisa Tomei vi fa una fugace apparizione non accreditata.

Tra i cattivi della pellicola, gli spettatori maggiormente attenti alla celluloide di genere possono riconoscere un esordiente Patrick Kilpatrick, in seguito visto, tra l’altro, nella parte di uno dei sanguinari professori cyborg di Classe 1999 e al fianco di Tom Cruise nello spielberghiano Minority report. 

Il film ha avuto tre sequel realizzati tra il 1989 e il 2000, ma ne sono da tempo annunciati sia un quinto capitolo prodotto dalla Troma che un remake hollywoodiano che dovrebbe addirittura vedere Arnold Schwarzenegger nei panni del protagonista.