In una recente intervista rilasciata a Shocktillyoudrop.com i due co-registi australiani di Daybreakers, Peter e Michael Spierig (Undead), si sono lasciati sfuggire alcuni particolari sulla loro nuova vampiresca pellicola.

L'inevitabile prima domanda non poteva non essere il confronto con Twilight. Caso vuole, infatti, che il protagonista di Daybreakers si chiami anche lui Edward. Michael Spierig, uno dei due fratelli registi di questa pellicola, ha infatti dichiarato: "Quando facemmo Daybreakers, non avevo mai sentito nominare Twilight. Sì, il nostro protagonista si chiama Edward, e quando cominciai a vedere in giro le magliette con su scritto 'Edward the Vampire' ne fui stupito. Mi chiesi 'Sanno già del film? Cosa diavolo sta succedendo?', poi mi dissero che era un altro film, Twilight. La mia domanda successiva fu 'Cosa accidente è Twilight?'. Oggi penso che che Twilight in realtà ci stia aiutando, sarei preoccupato se il nostro film fosse in qualche modo simile, ma di fatto è qualcosa di totalmente diverso".

Effettivamente, fatta eccezione per l'omonimia del protagonista, le similitudini tra Twilight e Daybreakers finiscono presto. Daybreakers è un film dalle tematiche più adulte e dalle tinte assai più forti: in un mondo dove i vampiri sono la razza dominante e gli umani vengono cacciati e "fattorizzati" in vere e proprie fabbriche del sangue, il sentimento più forte non è l'amore, ma la sete. Inevitabilmente l'equilibrio si rompe e l'umanità è ora sull'orlo dell'estinzione...

Nel film c'è un evidente critica sociale, contro il consumismo (in questo caso di esseri umani), un elemento fortemente voluto dai due registi, inserito grazie all'orrifica metafora dei vampiri mangia uomini, sebbene il concetto sia evidentemente esasperato. Ciò detto, Daybreakers è lontano da essere un vero film-critica, lo stesso regista Peter Spierig “rassicura” che la critica sociale non prende mai il sopravvento sul piacere del guardare il film. "In definitiva stiamo facendo intrattenimento" dice Peter.

Un interessante scelta stilistica è stata quella di ambientare la storia in un futuro molto simile agli anni '40. Peter Spierig spiega: "Abbiamo voluto creare un'atmosfera senza tempo... Non volevamo un look futuristico stile 'carta stagnola'. Ed uno dei modi migliori per farlo è quello di tornare a un look classico, e credo che uno dei periodi migliori del design e della moda sia stato, probabilmente, intorno agli anni '40 inizio anni '50".

I due registi, inoltre, hanno già qualche idea per un possibile seguito, che potremmo vedere comunque solo tra qualche anno. Infatti i due fratelli stanno già lavorando a Capitan Blood, remake del omonimo film piratesco del 1935, questa volta ambientato nello spazio profondo; e non disdegnerebberò una buona sceneggiatura sui Licantropi. Naturalmente, tutto dipende dall'accoglienza che riceverà Daybreakers.

Daybreakers uscirà nelle sale americane 8 Gennaio 2010. L'attesa per noi italiani sarà più lunga (19 marzo 2010), ma viste le premesse riteniamo che non sarà vana.