Ogni romanzo di Stephen King viene sempre accolto con grande piacere dai suoi fans sparsi il tutto il mondo. Ora in libreria come regalo di Natale troviamo una sua "prima" fatica dal brevissimo titolo: Blaze

In effetti già nel mese di ottobre c’era stata una edizione speciale del romanzo che era stata venduta in allegato a un quotidiano, ma ora il volume edito dalla Sperling & Kupfer è stato arricchito da un racconto inedito di quasi cento pagine, sempre di King, dal titolo Torno a prenderti.

Nella interessante introduzione dell’autore apprendiamo che il romanzo è stato scritto addirittura all’inizio della sua carriera di scrittore, ai primi degli anni ’70, ma per una serie di motivi King preferì tenerlo nel classico cassetto, anzi, in uno scatolone. Riportiamo alcune righe di quanto ha scritto l’autore:

"...È stato revisionato e aggiornato, ma questo non modifica la realtà dei fatti. Originariamente è uscito con il nome di Bachman, perché è l’ultimo romanzo del periodo 1966- 1973, quello che fu il più proficuo del nostro amico.

In quegli anni ero due persone. Stephen King faceva (e vendeva) racconti dell’orrore per scollacciate riviste come Cavalier e Adam, ma era Bachman quello che scrisse una serie di romanzi che non volle nessuno. Tra questi Ossessione, La lunga marcia, Uscita per l’inferno e L’uomo in fuga. Tutti e quattro furono pubblicati in edizione tascabile. Blaze fu l’ultimo di quei lavori di gioventù.., il «quinto quarto», in un certo senso. O solo uno dei tanti romanzi finiti nel cassetto di un noto scrittore, a voler insistere, Fu partorito tra la fine del 1972 e l’inizio del 1973. Mi parve forte mentre lo scrivevo e mi parve una schifezza quando lo rilessi. Per quel che ricordo non lo mostrai mai a nessun editore, nemmeno Doubleday, dove mi ero fatto un amico di nome William O. Thompson. BiIl è quello che avrebbe scoperto John Grisham e fu Bill a firmare il contratto per il libro che seguì a Blaze, la storia contorta ma abbastanza avvincente di un ballo di fine anno scolastico nel Maine centrale.

Per qualche anno me ne dimenticai. Poi, dopo la pubblicazione degli altri primi Bachman, lo tirai fuori per darci un’altra occhiata. Dopo aver letto la prima ventina di pagine conclusi che il mio primo giudizio era stato giusto e lo restituii al suo limbo. La scrittura mi pareva buona..."

Poi per nostra fortuna il manoscritto, che l’autore pensava fosse andato perso, fu rintracciato da una sua segretaria all'interno di uno scatolone nella biblioteca della Università del Maine, tirato fuori “definitivamente” dal suo limbo, fotocopiato e consegnato all’autore, che lo ha rivisto, aggiornato e distribuito fra gli scaffali delle librerie con un ritardo di oltre trent’anni.

Il romanzo è la storia del rapimento di un bambino, figlio di miliardari, a opera di un balordo di nome Blaze che chiede ai ricchissimi genitori un riscatto esorbitante. Blaze, che è un gigante con il cervello di un ragazzino, segue il piano e le istruzioni del suo complice George, la mente della coppia. Nei boschi innevati del New England, che ricordano le atmosfere di Shining - il grande successo che scrisse cinque anni dopo - fugge con il piccolo rapito obbedendo a ogni ordine del socio. Peccato però che George sia morto tre mesi prima. Ma allora che parla a Blaze?

La “quarta” di copertina:

Clayton Blaisdell jr., detto Blaze, è un gigante col cervello di un bambino. Era più un balordo che un delinquente, finché non ha incontrato George Rackley, uno furbo «con tutte le risposte» con il quale ha formato una coppia anomala ma affiatata. Potrebbero essere due dei tanti emarginati che vivono di espedienti, ma alla testa pensante del duo è venuta un’idea grandiosa: fare i soldi sequestrando il figlio di ricchi possidenti; come i Gerard, per esempio, che sono pieni zeppi di dollari e il cui erede ancora poppante, Joe IV, vale milioni. Fatto il piano, una gelida notte di gennaio i due entrano in azione: Blaze, come sempre. è il braccio, George la mente. C’è solo un piccolo problema: George è morto tre mesi prima... Di chi è allora la voce che risuona sotto la fronte ammaccata di Blaze e gli suggerisce le mosse? Un fantasma? Il suo io intelligente? Ma se è così, perché vuole spingerlo a fare cose su cui lui non è affatto d’accordo? Lasciandosi dietro una scia di sangue, l’uomo corre per i boschi innevati nel terribile inverno del New England con il bimbo stretto al petto, cercando di sfuggire a quella voce aliena più che ai poliziotti sulle sue tracce... Opera matura del miglior King giovanile, salvata dall’oblio del cassetto dall’autore in persona, un romanzo serrato e profondo, pervaso di humour e tristezza. La storia criminale con il cattivo più struggente e patetico che si sia mai visto.

Blaze di Stephen King (Blaze, 2007, Traduzione Tullio Dobner, Sperling & Kupfer, collana Narrativa, pag. 465, euro 18,50)

Il volume contiene anche il racconto: Torno a prenderti di Stephen King (The Gingerbread Girl, 2007)

ISBN 978-88-200-4383-4