Sabato scorso giravo per Lucca Comics e mi sono imbattuto nello stand della AbsoluteBlack, casa di produzione underground che da diverso tempo sta portando avanti il progetto dark horror Il Cimitero dei Bambini Addormentati. Fumetto in quattro atti (finora sono usciti solo due capitoli) sceneggiato da Luca Belloni e disegnato da Samanta Leone, che ha come protagonisti tre bambini apparentemente molto diversi che, loro malgrado, si ritrovano a fronteggiare un’entità demoniaca all’interno di un vecchio cimitero.

Incuriosito anche dalla news (www.horrormagazine.it/notizie/2651/) su Horror Magazine che avevo letto giorni prima, mi sono avvicinato allo stand dove ad accogliermi ho trovato un gentilissimo Luca Belloni. Ho acquistato il fumetto e dopo averlo praticamente divorato mi sono precipitato a intervistarlo.

Ciao Luca, come promesso eccomi qui con alcune domande. Ho letto il fumetto e devo dire che mi ha veramente colpito. I disegni di Samanta sono molto particolari ed evocativi. Vuoi raccontarci come è nato questo progetto?

Ciao Mauro, intanto grazie per la disponibilità e la curiosità. Il progetto Absoluteblack nasce dall'incontro del sottoscritto con Samanta Leone, talentuosa disegnatrice dark. Dall'unione delle nostre comuni passioni per un certo tipo di realtà oscure, è nato Il cimitero dei bambini addormentati, una favola manga dark dalle atmosfere esoteriche/horror. Il nostro intento primario era di raccontare una storia dark, nient'altro di piu', infischiandocene delle critiche e del fatto che un prodotto simile difficilmente avrebbe potuto interessare qualche editore tradizionale. Da qui la scelta successiva di autoprodursi/autogestirsi (mai scelta fu piu' saggia). 

Leggendo il fumetto non si può non rimanere investiti dalla profonda oscurità e da quel senso di buio che accompagna tutte le pagine. Nonostante tutto i protagonisti sono dei bambini, come per tutti quei film orientali da Ringu in poi nei quali l’elemento centrale della storia era sempre la morte violenta di ragazzini che chiedevano aiuto/vendetta. Secondo te perché utilizzare dei bambini come protagonisti per delle storie horror fa aumentare così tanto il livello di tensione?

I tre protagonisti, come detto, sono Erik, Luka e Neve, dei bambini (Neve è la piu' piccola del gruppo). Raccontare una storia con atmosfere oscure con protagonisti degli adulti ci pareva abbastanza scontato. Poi sia io che Samanta siamo estimatori nel “new asian horror”... I bambini rappresentano bene le paure, l'inconscio, il timore dell'uomo nero... un bambino è capace ancora di emozionarsi e spaventarsi, l'adulto moderno no. Poi c'è forse anche un aspetto un pochino piu' morboso, ovvero il bambino gettato in una mischia negativa fatica di piu' per uscirne, quindi il lettore tende a immedesimarsi maggiormente e a fare il tifo per lui. Ce lo vedi un super eroe o un maschiaccio tutto muscoli in una storia simile? La figura del bambino rende la storia piu' umana, piu' vera. E di conseguenza piu' paurosa...      

Quali sono le tue principali influenze in ambito narrativo (fumetti, cinema, letteratura, musica) e quanto e in che modo ritieni che queste possano averti influenzato in fase di scrittura della sceneggiatura?

Io sono un vecchio amante dei film horror "umani" e per me splatter vuol dire Bad Taste. Attualmente purtroppo vedo che gli sceneggiatori/registi hanno calcato la mano sull'effettaccio a tutti i costi (anche per coprire alcune lacune a livello narrativo). Per fare un esempio, preferisco di gran lunga un film come Il labirinto del fauno a roba tipo Saw. Io sono cresciuto creativamente con Romero e la musica dark (ma amo anche il punk hardcore vecchia scuola); come fumetti ho appreso molto da Miller (Sin city letto 15 anni fa) o il primissimo Neil Gaiman/Sandman. In pratica il mio modo di scrivere si rifà a stili/generi forse un po’ datati, ma assolutamente validi, in quanto capaci ancora di creare emozioni "vere" e non di cercare il disgusto/colpo di scena a tutti i costi. Per me (ma anche per Samanta), scrivere horror vuol dire creare l'atmosfera, la porta che cigola e l'ombra che si intravede nell'angolo, non far esplodere corpi... Anche se ammetto che ogni tanto qualche testa mozzata non mi dispiacerebbe.

Come vedi il panorama italiano? Una volta era più facile vedere in edicola delle opere un po’ più particolari, di nicchia. C’è qualche speranza per chi fa fumetto in Italia oppure ritieni che l’unica via sia l’autoproduzione?

Da lettore di vecchia data (ho 36 anni) vedo che la situazione in edicola è ciclica, nel senso che va a periodi, ma la fantasia rimane sempre vicino allo zero. Gli editori non hanno coraggio o non voglio spendere per produrre cose nuove, limitandosi a ripubblicare cose tradotte. Va di moda l'horror? Bene, nel giro di 3 mesi potrai trovare diverse testate, piu' o meno belle, con l'unico risultato che tanta abbondanza disorienta il lettore e di fatto saturando il mercato, lo uccidi. La stessa cosa sta succedendo con i manga e i manhawa (manga coreani ndr), costa di meno comprare le licenze e tradurli, piuttosto che produrne uno italiano. Attualmente sia le edicole che le fumetterie strasbordano di prodotti, tutto ok? Dagli ultimi dati ufficiali c'è stato un calo del 27% nella vendita dei fumetti...Bisogna investire nei talenti nostrani, avere coraggio. In Francia la situazione è diversa, il fumetto è ritenuto forma culturalmente elevata, non intrattenimento per bambini o bamboccioni nerd. I fumetti vendono centinaia di migliaia di copie...

Per noi ad un certo punto autoprodursi è stata una risposta ai sorrisini ed alle pacche sulle spalle quando giravamo le fiere speranzosi; io e Samanta credevamo fortissimamente in questo progetto. Abbiamo rischiato di nostro, ci siamo impegnati al 110%, i risultati sono sotto gli occhi di tutti: prima tiratura del Cba vol. 1 esaurita (siamo in fase di ristampa viste le continue richieste delle fumetterie), Cba vol. 2 con tiratura raddoppiata. Abbiamo anche prodotto una rivista di fumetti vari con il contributo di autori famosi e no, Concrete; alla recente fiera di Lucca Comics il nostro stand è stato preso d'assalto in diversi momenti. Stiamo ricevendo books/proposte di altri autori...e pensare che un anno fa eravamo una semplice autoproduzione che nessun editore “serio” si filava. Quindi, se credete in voi stessi, vi consiglio di seguire il nostro esempio! 

C’è qualcosa che vuoi dire ai lettori di Horror Magazine, magari anticipando qualcosa sui tempi di uscita dei restanti capitoli di “Il Cimitero dei Bambini Addormentati”?

Intanto ringraziare tutti quelli che ci seguono e che hanno aspettato un anno per l'uscita del vol.2! Io e Samanta siamo già in fase di preproduzione del vol. 3; contiamo di farlo uscire entro 6 mesi. Come sceneggiatura vorrei calcare maggiormente la mano sulle atmosfere horror, in quanto nel prossimo numero la presenza demoniaca sarà palese. Col nero nelle pagine direi di no, piu' nero di così sto fumetto non si può fare; anche il tipografo si è stupito. Seriamente, io e Samy siamo intenzionati a metterci meno tempo possibile per andare in stampa, ma non vogliamo barattare l'uscita a breve con l'altissima qualità dei disegni, tutte tratteggiate a mano (computer usato allo 0,5%) che di fatto lo rendono unico nel panorama italiano. Poi ormai sono troppo innamorato del tratto di Samanta, e con me solo un altro migliaio di lettori, non possiamo deluderli.

Per il resto, vi invito a passare ogni tanto sul nostro sito internet www.absoluteblack.net per rimanere costantemente aggiornati sulle novità. Per i nostri estimatori, nel Vol. 2 di Concrete troverete una nostra ministoria (forse a colori) sempre di stampo manga dark, con protagonisti bambini guerrieri. In uscita a febbraio.   

 

Un saluto e un “in bocca al lupo” a Luca Belloni e alla bravissima Samanta Leone. Ricordiamo che Il Cimitero dei Bambini Addormentati è un’autoproduzione senza scopo di lucro e che i primi due numeri usciti possono essere richiesti sul sito www.absoluteblack.net , oppure nelle migliori fumetterie (una trentina in tutta Italia al momento).