Fino a pochi mesi fa pochi avrebbero scommesso su Snakes on a plane. Invece l'adrenalinico monster movie diretto da David R. Ellis sta ottenendo un buon successo negli USA. Con circa 30 milioni di dollari di incasso in un paio di settimane, sono ormai coperti i costi di produzione e promozione. Siamo ancora lontani dal fenomeno e dal cult movie tanto strombazzato sul web, ma una cosa è certa: questo film offre brividi a profusione senza avere grandi pretese, e piace proprio perché mantiene le promesse. Azione, claustrofobia e orrore strisciante hanno così conquistato il pubblico e, per una volta, anche la critica USA.

Snakes on a plane vede un granitico Samuel Jackson nei panni dell'agente FBI Neville Flynn, incaricato di scortare in aereo il testimone di un omicidio. Ma qualcuno non vuole far celebrare il processo, ed escogita un modo originale per impedire all'aereo di arrivare a destinazione. Nella stiva viene caricata una cassa contenente 450 serpenti velenosi, dotata di un meccanismo di apertura a tempo. I rettili sono esposti a un feromone che li rende ancora più aggressivi e mordaci, e sono liberati proprio mentre il jet è in volo. Immaginiamo già le facce terrorizzate dei passeggeri quando vedranno spuntare mamba e serpenti corallo dai condotti di aerazione. Ma Flynn saprà resistere alla furia strisciante, grazie anche al sangue freddo di una coraggiosa hostess (Julianne Margulies.

La pellicola uscirà in Italia il 29 settembre. Nell'attesa, vi segnaliamo una curiosità: nessuno dei serpenti che si vedono nel film è in realtà velenoso. L'addestratore Jules Sylvester, che ha aiutato nella realizzazione delle scene più pericolose, ha utilizzato rettili che somigliavano molto a specie mortali ma in realtà del tutto innocui. Animali che andavano comunque maneggiati con molta cautela.