Abbiamo già parlato (qui) dell'horror tutto italiano di Giovanni Pianigiani e Lorenzo Onorati, Vampiri nella notte. E per questa che si fa attendere come una pellicola di sicuro interesse, è finalmente arrivato il momento dell'esordio. Al 24° Fantafestival di Roma (vedere la notizia seguente), lunedi 19 luglio alle ore 17.00 verrà infatti proiettato in anteprima il film, presentato con il titolo originale di Nella notte - Night's Vampires (mentre Vampiri nella notte sarà il titolo per la distribuzione).

Il film viene offerto al pubblico come un horror splatter ricco di colpi di scena e decisamente estremo. Pianigiani è infatti un appassionato di Romero, Fulci e di quel Buttgereit a cui dobbiamo un cult come Nekromantik e la cui lezione avrà apportato a Nella notte una (in)sana dose di ironia macabra.

Il film parla di Oksana, una giovane donna pura e bellissima, che si reca in Italia dalla natia Russia per lavorare. Ha bisogno di tanti soldi per potersi pagare le costose medicine con le quali tiene sotto controllo una misteriosa malattia. Ma in Italia capita in un giro di loschi individui che la costringono a lavorare come prostituta per facoltosi clienti. Al primo appuntamento Oksana scopre a sue spese una verità sconvolgente. E tutto cambierà da quel momento: il sangue comincerà a scorrere, le ossa scrocchieranno e il dolore dilagherà.

Nella notte è nato come una scommessa: dapprima gli autori hanno girato un corto di 20 minuti, che, come loro stessi dicono, "è venuto bello tosto". Quindi si sono accorti che la storia poteva continuare gagliardamente e così hanno tirato fuori un film di 76 minuti. Adesso pare che stiano già pensando a eventuali seguiti e con le idee che continuano a sfornare potremmo arrivare a Nella notte parte 20!

Nella notte è tratto da un soggetto e si basa sulla sceneggiatura dello stesso Pianigiani. Nato a Trieste nel 1962, laureato con una tesi sulla trilogia dei morti viventi di George A. Romero, ama l'heavy metal, il grindcore e la grappa slovena di 50 gradi. Ha lavorato molto come documentarista per la Rai, con lavori sul metal (i Rhapsody), il piercing, i tatuaggi, le preghiere mussulmane, la nascita della Croazia e della Slovenia, la comunità serba di Trieste e i gruppi rock sempre di Trieste. Negli anni ottanta ha girato a Bologna un piccolo gruppo di film underground in super 8, oscillanti tra John Waters e il lambrusco. Nella notte segna il suo esordio nel lungo.

Con lui, dietro la macchina da presa, Lorenzo Onorati. Nato nel 1939, lavora da tantissimi anni nel cinema come regista e produttore. Tra i suoi film più conosciuti ci sono: La professoressa di violoncello, Abatjour, L'amante di Lady Chatterley. Tra le sue collaborazioni più lunghe, quella con il regista Bruno Gaburro. E' interessato a tutti i generi cinematografici, e all'età di 63 anni esordisce nell'horror senza alcuna reticenza e ritrosia. Evidentemente è uno che ama rischiare e mettersi alla prova.

Trattandosi di horror, non possiamo non spendere qualche parola anche sugli effetti speciali, affidati alla Fanta X formata da David Bracci, Fabrizio Capponi e Carlo Diamantini. I tre hanno collaborato con Terror Firmer di Lloyd Kaufmann (per la Troma), quindi hanno curato tutti gli effetti speciali di Demonium di Andreas Schnaas. In questi film, e in Nella notte sono state richieste loro le cose più strane, tra le quali spiccano l'uomo mucca di Terror Firmer e le gemelle siamesi in Demonium. Sanno giostrare sia con il classico sangue alla Maniac, sia con la creazione di mostri e sculture varie e con maschere e trucchi assortiti. Se ne vanno via dai set in macchina, sporchi di sangue, con pezzi di corpi e schifezze varie nel bagagliaio: ma finora non ci risulta che siano mai stati arrestati.

Ricordiamo il cast della pellicola, che si segnala per la presenza della bellissima Juliana Ierugan, e completato da Marco Cirella, Linda Di Pietro, Antonio Friello, Paul Lahmiesc, Andrea Teofani, Lyudmyla Derkach, Aurelio Levante, Jim McManus, Carmelo Milone, Sergio Aru, Vanda Di Filippo, Danilo Verde e dalla partecipazione speciale di Andrea Bruschi.