Chi conosce da tempo Hulk, il gigante dalla pelle verde di casa Marvel, saprà certamente che più volte nel corso della sua violenta carriera il nostro super essere super schizofrenico ha flirtato con il macabro e il weird (a partire già dalla sua natura duale che molto deve all’immaginario stevensoniano).

E’ questo il caso dell’avventura che si chiude nel numero 104 dell’albo Devil e Hulk (Marvel Italia, 80 pagine, spillato, 3 euro) che vede il nostro eroe alle prese con un Uomo Assorbente più letale che mai.

Carl Creel (questo il vero nome del supercriminale), impossibilitato a usare i suoi poteri fisici, si scopre in grado di possedere i corpi delle persone e organizza un terribile piano per liberarsi dalla sua prigione.

Ci sono molti ingredienti base di una classica storia dell’orrore: professori monomaniaci che violano leggi divine, bambine innocenti che diventano improvvisamente ricettacoli del Male, laboratori segreti sotto cimiteri abbandonati e mostri furiosi che scorazzano liberi di recare dolore e distruzione.

Elementi che vengono valorizzati dalle matite di un Leandro Fernandez dal tratto ruvido e cattivo, capace di dare a ogni volto un’aria folle e distorta e in grado, grazie a chine particolarmente espressioniste, di giocare con ambienti tetri e claustrofobici.

In assenza di fumetti horror tout court pensiamo che la visione di un Carl Creel che letteralmente assorbe un intero cimitero e ne diventa il gigantesco totem vivente possa soddisfare per il momento la nostra fame di visioni forti!