Il 27 giugno scorso a Sebastian in Florida (U.S.A.) è morto Hugh Barnett Cave, davvero l'ultimo esponente nella classica tradizione degli scrittori americani Pulp d'anteguerra, autore di genere tra i più prolifici e longevi. Nato nel 1910 a Chester, in Inghilterra, dal suo esordio nel 1929 sino al termine degli anni '40 attraversò l'era dei Pulp Magazines pubblicando un gran numero di racconti horror su Weird Tales, Ghost Stories, Strange Tales, Terror Tales e Horror Stories, spaziando, talvolta sotto pseudonimo e spesso con titoli d'effetto e sfacciatamente commerciali, dal fantastico all'avventuroso alla detective-story sulle maggiori riviste del periodo. Visse ad Haiti e in Giamaica negli anni '50, cessando di scrivere per tutto il periodo e tornando a pubblicare solo nel 1977 con l'uscita di Murgunstrumm and Others, una raccolta in volume dei suoi migliori racconti premiata l'anno seguente con il prestigioso World Fantasy Award. Da allora la vena fantastica di Cave riprese vigore con l'uscita di nuove raccolte e di romanzi, tutti inediti in Italia, per lo più ispirati al mondo del voodoo haitiano del quale ebbe diretta e approfondita conoscenza. L'ultimo romanzo del novantaquattrenne scrittore, The Mountains of Madness, è uscito da appena un mese negli Stati Uniti e tratta una storia di magia e di zombies che, a dispetto di cotanto titolo, non trova alcun collegamento con la quasi omonima novella di H.P. Lovecraft.

Tra i riconoscimenti attribuiti a Hugh B. Cave figurano il Bram Stoker Award alla carriera nel 1991 e il World Fantasy Life Achievement nel 1998. Tuttavia l'autore resta ancora quasi sconosciuto al pubblico italiano, con soltanto una manciata di racconti tradotti in varie antologie fra il 1980 e il 2000, tra i quali spiccano Stragella (1932), nel volume Vampiri!, e Murgunstrumm (1933), in Terrore!, entrambi editi da Newton Compton.

Da breve attivata in rete, la homepage ufficiale di Hugh Cave è www.hughcave.com.