Non aprite quella porta di Tobe Hooper (1974) è il miglior film horror di tutti i tempi. Lo ha decretato la rivista inglese Total Film, pubblicando pochi giorni fa il risultato di un sondaggio tra i lettori.

Leatherface ha fatto a pezzi rivali del calibro dell'Esorcista e di Blair witch project, che non sono nemmeno entrati nella top ten.

Per i lettori più curiosi, riportiamo la classifica dei film più amati dai fan:

1. Texas Chainsaw Massacre (1974)

2. Halloween (1978)

3. Suspiria (1977)

4. Dawn of the Dead (1978)

5. The Shining (1980)

6. Psycho (1960)

7. The Wicker Man (1973)

8. Rosemary's Baby (1968)

9. Don't Look Now (1973)

10. Cannibal Holocaust (1980)

Benché sondaggi di questo tipo siano prima o poi pubblicati da qualsiasi rivista contenga la parola "cinema" in copertina, scorrendo i titoli di questa top ten si possono fare significative riflessioni.

Innanzitutto i film sono quasi tutti prodotti negli anni settanta. Questa decade è da sempre considerata uno spartiacque tra horror classico e contemporaneo, ma viene anche osannata come momento storico particolarmente felice per tutte le arti, indipendentemente dai generi. Sul forum on line di Total Film, infatti, c'è un altro sondaggio volto a decretare il decennio più bello per la storia del cinema. Il periodo 1970-1980 è ovviamente in testa.

Indipendentemente dal fatto che abbia vinto un film underground prodotto con soli 140.000 dollari, la seconda caratteristica che balza all'occhio è una certa ricercatezza nella selezione dei titoli. Fa un certo piacere vedere che una rivista tutto sommato mainstream confermi un alto indice di gradimento per titoli come Wicker Man o per il quasi invisibile Don't look now di Nicholas Roeg (tradotto da noi con l'orribile titolo A Venezia... un dicembre rosso shocking).

Due titoli inglesi su dieci in una top ten stilata in Inghilterra non saranno certo un caso. Tuttavia si può notare come siano presenti tutti i sottogeneri più rappresentativi, dallo slasher all'exploitation, allo psicologico. Un tentativo di cogliere il fenomeno horror nella sua totalità confermato dalla stessa rivista: "alcuni sono terrificanti, altri raccapriccianti, altri ancora piuttosto grossolani. Ma tutti insieme sono tra i migliori horror di tutti i tempi".

E la presenza dei nostri Dario Argento e Ruggero Deodato non può che onorarci, visto che gli spettatori li hanno messi alla pari di mostri sacri del cinema come Alfred Hitchkock, John Carpenter, George Romero, Stanley Kubrick e Roman Polanski.