Issei Sagawa nasce a Kōbe il 26 aprile 1949.

Quest'uomo uccise una ragazza olandese, Renée Hartevelt, e ne mangiò il corpo quasi nella sua interezza. Non è possibile definire Issei come serial killer dato che questa fu la sua unica vittima. Ma di certo è uno dei cannibali più inquietanti e spietati del nostro secolo.

Sagawa nasce in una famiglia ricca e facoltosa.

Akira Sagawa, il padre, è un industriale molto potente. Il figlio però si dimostrò fin dai primi anni di vita gracile e mentalmente disturbato. Il suo corpo è rimasto sotto la media, essendo alto solo 151 cm per 35 kg di peso.

Gli anni dell'adolescenza lo videro protagonista di un episodio particolarmente sinistro. Indossando una maschera da mostro di Frankenstein e un ombrello, Issei si introdusse nella stanza di una studentessa cercando di azzannarle le natiche. Questa svegliatasi di colpo lo mette in fuga e il padre usa la sua influenza per insabbiare la cosa.

Con gli anni il giovane cannibale sviluppa un'ossessione per le donne occidentali, e Grace kelly in particolare, diventandone un morboso ammiratore.

Renèe Hartevelt
Renèe Hartevelt

Arriviamo al 1981, precisamente il 13 giugno.

Issei è uno studente di Letteratura inglese alla Sorbona di Parigi.

Una sera invita a casa sua una compagna di cui è molto attratto, anzi dichiara di esserne stato innamorato, la povera Renée Hartevelt, per ripassare alcune poesie prima di un'esame.

Il loro incontro è tutto registrato su un'audio cassetta. Issei aveva premeditato tutto.  Mentre la ragazza legge ad alta voce, il pazzo prende una carabina calibro 22 e le spara alla nuca.

Una volta morta ne violenta il cadavere e comincia a farlo a pezzi e a mangiarlo, in quei giorni di folle cannibalismo.

Resti del pasto
Resti del pasto

Le sega le gambe, tenendo da parte strisce di carne da consumare poi. Il feroce mostro recide i seni della sventurata e li mangia per primi, con un contorno di verdure e della senape, usando le mutandine della vittima come tovagliolo.

Violenta ancora il cadavere. Il pube e il clitoride della vittima vennero divorati a morsi, poi disse di averli inghiottiti crudi. Anche la lingua di lei fu strappata a morsi e divorata cruda. Scatta varie fotografie della scena.

I vicini di casa dissero di aver sentito urla di gioia arrivare dalla casa del cannibale, quella sera.

La casa di Issei Sagawa, dopo il delitto
La casa di Issei Sagawa, dopo il delitto

Della ragazza mangia 7 chili di carne e va avanti per più di un giorno prima di decidersi a liberarsi del corpo. In due valige mette ciò che resta e si reca al Bois de Boulogne ma visto che le valigie perdono sangue è presto notato. Lo fermano.  Si fa arrestare ammettendo subito il suo delitto.

Sagawa venne incriminato per omicidio colposo e incarcerato nella prigione parigina della Santè.

Issei Sagawa agli arresti
Issei Sagawa agli arresti

Il 30 marzo del 1983 il tribunale di Parigi dichiara Sagawa inabile a sostenere un processo, per cui  venne internato nell’ ospedale psichiatrico Henri Collin di Villejuif, fino al 22 maggio 1984.

A questo punto il padre ottiene l'estradizione in Giappone.

Venne rinchiuso nella clinica Matsuzawa ma fu liberato in meno di quindici mesi.

Nel 1985 era un uomo libero.

Sagawa mostra un suo quadro
Sagawa mostra un suo quadro

Ma quello che è davvero orribile è che era già diventato una celebrità.

Scrisse quattro libri, fra i quali Kiri no nakaNella Nebbia- in cui racconta la sua mostruosa esperienza e solo con quello vende 200.000 copie.

Fu chiamato a recitare nel film The Bedroom del regista giapponese Hisayasu Sato e anche in alcune pellicole pornografiche.

Attualmente ha 68 anni e vive tranquillamente tra comparsate televisive, interviste e vendendo quadri di discutibile gusto.

Disse:  “Mangiare chi ami è vero atto d’amore

Il prossimo appuntamento con Indovina chi viene a cena? è tra due settimane.

Sarà il momento conoscere un cannibale slovacco!

Non mancate!

I precedenti articoli li trovate a questi link: Enriqueta Martí, Vincenzo Verzeni,

Albert Fish, Andrej Čikatilo, Armin Meiwes, Edward Gein e Jeffrey Dahmer.  Buona lettura.